6.5
- Band: DARK FUNERAL
- Durata: 00:52:21
- Disponibile dal: 09/09/2013
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Pubblicato nella primavera del 1998 dalla solita No Fashion Records, “Vobiscum Satanas” (“che Satana sia con voi”, in latino) è probabilmente il disco che meglio rispecchia gli ideali di black metal dei Dark Funeral, presentandosi agli occhi del pubblico come un’autentica carneficina sonora a base di riff violentissimi, affilati quanto uno stiletto di ghiaccio, e scariche di blast beat ai limiti del parossismo. Tante cose sono cambiate rispetto al debutto-capolavoro “The Secrets Of The Black Arts”, in primis la line-up: fuori Themgoroth, Equimanthorn e Blackmoon, dentro Emperor Magus Caligula (frontman degli Hypocrisy fino all’abominevole “Osculum Obscenum”), Alzazmon (poi nei Dissection e nei Gorgoroth) e Typhos, con il fido Lord Ahriman stabilmente al timone della nave. Di conseguenza, ciò che un paio di anni prima era stato solamente accennato, in questo secondo full-length ha modo di svilupparsi fino a raggiungere la sua completa sublimazione, esasperando l’intensità delle ritmiche a discapito di quelle atmosfere arcane e squisitamente notturne che imperversavano in tracce come “The Dawn No More Rises” o “Shadows Over Transylvania”. Il risultato sono trentacinque minuti di musica che non concedono il benché minimo segno di tregua all’ascoltatore, il quale viene prima annichilito e poi fatto a pezzi da una bufera infernale di proporzioni cataclismatiche. Anticipando le mosse degli eterni rivali Marduk – che a distanza di qualche mese avrebbero dato i natali all’acclamato “Panzer Division Marduk” – il combo svedese mette quindi a nudo tutta la propria rabbia, spingendo a tavoletta il piede sull’acceleratore per regalarci una manciata di brani a dir poco diabolici: dalla gelida opener “Ravenna Strigoi Mortii”, alle sottili melodie di “Enriched By Evil”, passando per la titletrack e la conclusiva “Ineffable King Of Darkness”, il platter è un vero e proprio viaggio senza ritorno attraverso le regioni più recondite dell’Ade, con lo screaming spietato di Caligula a riecheggiare sopra le nostre teste mentre chitarre e batteria viaggiano a velocità impossibili sullo sfondo. La ristampa targata Century Media presenta un booklet rinnovato, una produzione tirata nuovamente a lucido e quattro bonus track registrate dal vivo in Svezia nel 1998, finendo dritto dritto nella categoria “acquisti semi-obbligati” per ritardatari e fan dell’ultima ora. La storia del black metal svedese, insomma, passa anche da qui.
N.B.: Il voto, ancora una volta, si riferisce alla qualità della ristampa, il disco in sé merita un punto e mezzo in più.