DARK HORIZON – 9 Ways To Salvation

Pubblicato il 11/03/2025 da
voto
8.0
  • Band: DARK HORIZON
  • Durata: 00:42:00
  • Disponibile dal: 14/03/2025
  • Etichetta:
  • Underground Symphony

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La pubblicazione di due singoli nel 2020 (“The Key” e la cover dei Depeche Mode “Precious”) con il nuovo cantante Giulio Garghentini ci avevano fatto pensare ad un imminente ritorno dei Dark Horizon, dopo l’ottimo “Aenigma” del 2018, ma abbiamo dovuto attendere invece altri cinque anni per un nuovo full-length, che finalmente arriva con il titolo di “9 Ways To Salvation”.
Nove tracce, dunque, più la cover già uscita come singolo, che rappresentano un’ulteriore evoluzione del loro stile, tendenzialmente più diretto e più immediato a livello melodico, ma anche leggermente più cupo nel mood, come sempre però con una cura sopraffina per gli arrangiamenti.
Inizialmente eravamo perplessi circa la possibilità che la band riuscisse a replicare un ottimo disco come “Aenigma”, e l’uscita del cantante Roberto Quassolo non ci lasciava ben sperare.
Il quintetto emiliano ha invece saputo reinventarsi, perchè i nuovi innesti, Garghentini e il batterista Marco Pelledri (che in realtà è un ritorno, dato che aveva suonato già nell’album di esordio, “Son Of Gods”), hanno saputo apportare il loro contributo e la loro personalità al gruppo, che ha in qualche modo adattato il proprio stile e la propria attitudine, rimanendo comunque tutto sommato sulla scia dell’album precedente: “9 Ways To Salvation” è dunque un disco in realtà alquanto differente, nel quale i Nostri però riescono comunque a mantenere riconoscibile un proprio trademark e un proprio stile.
Del resto, se pensiamo agli esordi della band, risalenti alla fine degli anni ’90-inizi anni 2000, ci possiamo rendere facilmente conto di come questa sia profondamente cambiata; magari in passato il loro sound è stato, a seconda dei periodi, più power, più prog oppure più sinfonico: oggi appare orientato in modo particolare verso un heavy più moderno, ma comunque sempre con degli elementi caratteristici che trovano le loro basi nell’ottima alchimia tra le chitarre di Mandelli e le tastiere di Battini.
La prima traccia, “Parasite” ci spiazza per la verità un po’ perchè, dopo un inizio orchestrale, vira verso un approccio quasi hard rock, che mette subito comunque in evidenza la vocalità versatile e prorompente di Garghentini. A partire dalla successiva “Crazy”, si torna senz’altro su binari più tipici per il gruppo, con riff decisi, una ritmica potente, le immaginifiche tastiere di Alessandro Battini e un refrain senz’altro accattivante e trascinante.
I Dark Horizon sono come sempre abili nel costruire brani molto intensi e coinvolgenti, nel quale trovano espressione le diverse anime della band: così, ad esempio “I Won’t Let You Down” è una traccia carica di pathos, “The Theatre Of Appearance” è teatrale e nostalgica, “Our Star Is Born” è dolce e atmosferica, mentre “Nobody’s Home” è più dura e grintosa.
La formazione piacentina riesce dunque a passare in rassegna uno spettro di emozioni che esprimono un disagio verso le ingiustizie, con la voglia di affrontare situazioni negative e uscirne fuori, come in una sorta di rinascita.
“9 Ways To Salvation” è senz’altro ancora una volta un bel disco, potente, melodico, che conferma l’ottimo livello compositivo ed esecutivo della band. Ottima anche la resa del mixaggio e del mastering, stavolta affidati a Lars Rettkowitz dei Freedom Call.
In chiusura, dedichiamo qualche parola anche a “Precious”, una cover che viene assimilata così bene dai Dark Horizon che, se fosse stata in mezzo alla tracklist, si sarebbe tranquillamente confusa in mezzo alle altre canzoni (benchè la loro attitudine sia decisamente più metal rispetto alla versione originale dei Depeche Mode), ad ulteriore conferma della loro classe e della loro bravura.

TRACKLIST

  1. Parasite
  2. Crazy
  3. I Won't Let You Down
  4. Waiting
  5. The Spy
  6. Redemption Of Tomorrow
  7. Our Star Is Born
  8. Nobody's Home
  9. The Theatre Of Appearance
  10. Precious (Depeche Mode cover)
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