DARK LUNACY – Promo 2002

Pubblicato il 26/11/2002 da
voto
8.0
  • Band: DARK LUNACY
  • Durata: 00:20:00
  • Disponibile dal: //2002
  • Distributore: Self
Streaming non ancora disponibile

C’è una sola parola per descrivere la musica dei Dark Lunacy: decadenza. Devo dire di essere un grandissimo estimatore del gruppo parmense, che nel precedente debut “Devoid” mi aveva profondamente colpito con un disco legato a sonorità svariate ed interessanti che, messe insieme, come risultato davano un disco assolutamente originale, profondo e, cosa che conta forse più di tutte, emozionante come pochi ne avevo ascoltati prima… un autentico fulmine a ciel sereno, che mi aveva fatto aprire gli occhi su una nuova ed incredibile realtà italiana che risponde al nome di Dark Lunacy. A circa due anni di distanza esce ora questo “Promo 2002 – Through The Non-Time”, che si propone come apripista per il nuovo disco, permettendoci di gustare tre nuovi pezzi in rough version che, a quanto ne so, dovrebbero finire tutti sul loro nuovo disco in uscita nei primi mesi dell’anno (a proposito, non allarmatevi se non trovate questa ‘anticipazione’ dal vostro rivenditore di dischi di fiducia, il promo in questione è infatti stato riservato solamente agli addetti ai lavori). Ma passiamo ora ai nuovi pezzi, che risultano impostati in maniera simile a quelli di “Devoid”, presentando un largo uso degli elementi di ‘contorno’ che lo hanno reso grande; e via quindi con violini, cori ed altre amenità varie, con l’aggiunta stavolta di leggeri spruzzi di synth elettronici qua e là. La prima cosa che salta all’occhio, purtroppo, è che le tre canzoni (soprattutto la title-track, la più scontata) risultano mancare di tutto quel feeling coinvolgente ed innovativo che si poteva trovare su “Devoid”; non fraintendetemi, i nuovi pezzi sono stupendi, ma non c’è quel quid in più che ha permesso in passato la realizzazione di autentici capolavori quali “Dolls”, “Stalingrad” o “Take My Cry”, visto che spesso e volentieri le canzoni si conformano a canoni già eccessivamente sperimentati, facendoci assaporare alle volte uno sgradevole gusto di deja-vù che sovente le fanno risultare addirittura artificiose (e la produzione certo non aiuta, ma almeno questo problema credo e spero che verrà facilmente risolto col disco). E così, se un’incredibile “Defaced”, con le sue melodie retrò ed ‘accattivanti’ (non nel senso ‘becero’ del termine applicato spesso a molti gruppi power ovviamente) risulta molto convincente nella quasi sua totalità, convincono di meno alcuni spezzoni delle successive canzoni, come la parte centrale di “Die To Reborn” (poco integrata col resto della canzone, che presenta delle ottime melodie anche se un po’ banali e non coinvolgenti come in “Devoid”) e l’inizio powereggiante della title-track. Conclusione? Nonostante le mie parole possano far pensare ad una prova più che buona, se non ottima (il 90% dei gruppi italiani che ci sono in circolazione oggi se li sogna pezzi così!) per i Dark Lunacy, penso che mi capirete se vi dico che, dopo aver realizzato uno dei dischi più intensi, belli ed emozionanti (capace di smuovere veramente qualcosa di profondo) che mi sia mai capitato di sentire, questo promo sia stato (almeno per me) una profonda delusione… ora aspetto il disco, sperando che la mia prima impressione venga contraddetta; se così non fosse, resterebbe comunque una prova assolutamente eccellente per uno dei gruppi italiani più validi attualmente in giro.

TRACKLIST

  1. Defaced
  2. Through The Non-Time
  3. Die To Reborn
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