8.0
- Band: DARK LUNACY
- Durata: 00:58:09
- Disponibile dal: 27/03/2006
- Etichetta:
- Fuel Records
- Distributore: Self
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Lo scoglio decisivo del terzo album viene pienamente superato dai Dark Lunacy. Questo nuovo “The Diarist” risulta la summa di quanto elaborato dal quartetto nostrano con i precedenti “Devoid” e “Forget – Me – Not” poichè ripropone – con una produzione questa volta più competitiva che mai – lo stesso approccio drammatico al death metal di stampo svedese, riducendo però lievemente la componente sinfonico/orchestrale (che, comunque, continua a rimanere il trademark del gruppo) e puntando di più su strutture maggiormente lineari, nelle quali è spesso l’impatto di chitarre e batteria a far da padrone. A parte ciò, non sono rintracciabili molte altre novità nella nuova opera dei Dark Lunacy, ma va comunque sottolineato il fatto che il disco è estremamente curato sotto ogni punto di vista e che si fa ascoltare davvero con piacere, forte di una tracklist solida e ben bilanciata tra pezzi agili e taglienti e altri più articolati e atmosferici. A tal proposito, ci teniamo a segnalarvi l’opener “Aurora” e “Pulkovo Meridian”: la prima è una canzone ritmata e potente, dotata di ottime melodie e di un chorus favoloso. La seconda è invece, con tutta probabilità, la miglior composizione della storia dei Dark Lunacy… o, almeno, la più coinvolgente dai tempi del debut! Il mix a base di death metal e orchestrazioni della band raggiunge qui risultati strabilianti, che culminano in un ritornello che farà venire la pelle d’oca ad ogni amante delle sonorità epiche ed eroiche! “The Diarist” è un concept incentrato sull’assedio di Leningrado da parte dell’esercito nazista durante la Seconda Guerra Mondiale… credeteci se diciamo che, mentre ascolterete il suddetto brano, vi sembrerà di essere in prima linea a combattere per la liberazione della vostra città! Il grande pregio dei Dark Lunacy sta da sempre nel loro saper essere epici e drammatici senza scadere in trovate pacchiane… inutile dire che, anche in questa occasione, i nostri lo hanno confermato alla grande! Chi è già stato catturato dalla proposta della band con i due precedenti full-length potrà dunque avvicinarsi a questo nuovo lavoro ad occhi chiusi: “The Diarist” non sarà magari sui livelli dell’eccellente “Devoid” – che tutt’ora rimane il miglior disco del quartetto – ma è comunque un album più che convincente, che rappresenta benissimo la proposta dei Dark Lunacy e che, sotto diversi punti di vista (produzione, varietà e ispirazione nel songwriting…), supera di gran lunga il suo diretto predecessore, “Forget – Me – Not”. Ascoltatelo!