6.5
- Band: DARK MILLENNIUM
- Durata: 00:50:59
- Disponibile dal: 24/08/2018
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
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Dopo una prima fase iniziata nel 1992 con il debut album “Ashore The Celestial Burden” e un secondo full-length, i tedeschi Dark Millennium si sono presi una pausa dalle scene durata fino al 2016, quando, ripresi in mano gli strumenti, hanno licenziato il loro terzo disco e, solo due anni dopo, il quarto e al momento ultimo “Where Oceans Collide”.
Le undici tracce che compongono questa nuova prova sono variopinte, non così oscure come il genere di appartenenza vorrebbe far pensare ma nemmeno color primavera: le scale di grigio che compongono “Where Oceans Collide” sono cangianti, ogni diversa pennellata racconta una storia che viene ravvivata da qualche sprazzo inaspettato, passando per toni che delineano un death molto asettico, qualche momento puramente heavy con qualche nota doom e alcune sparate thrash decisamente contenute. Il progressive che accompagna il gruppo si rivede più nell’eclettismo col quale i brani vengono costruiti che non in un mero sfoggio delle capacità tecniche, e questo è un bene, ma a volte sembra emergere un certo petto all’infuori dovuto all’eccesso di zelo, che mette allo scoperto qualche lacuna qua e là in fase di pura qualità delle canzoni, ma sono momenti piuttosto rari. Vero è che la band ingrana particolarmente in brani come “Jessica’s Grave” o “Moving Lights”, dove gioca meno e lascia aperte le manopole.
I brani scorrono bene, tuttavia la lunghezza del disco fa si che dopo ripetuti ascolti si tenda a ricercare determinati momenti che sono particolarmente piaciuti, e la cosa di solito non è tra le migliori.
Menzione a parte per la traccia finale, “Across Oceans Of Souls”, undici minuti strumentali molto diversi dal resto dei brani, dove il lato meno distorto e più trasognante del combo viene fuori con quella che sembra essere la colonna sonora di un film non ancora uscito, paradossalmente il momento più significativo del lavoro. Dovrebbe far pensare.