8.0
- Band: DARK MOOR
- Durata: 00:55:56
- Disponibile dal: 18/06/2013
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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Siamo sempre stati personalmente intrigati dai dischi dei Dark Moor. Anche se difficilmente ne avremmo inserito qualcuno nella nostra sezione ‘hot’, dobbiamo comunque ammettere che gli otto capitoli che ci sono stati regalati da Enrik Garcia e soci in questi quasi quindici anni di carriera si sono rivelati tutti più o meno meritevoli. A parte infatti un paio di episodi presi della fase centrale della carriera della band iberica, i vari dischi sono risultati caratterizzati da un livello generale globalmente elevato, non mancando mai di presentarci goduriosi picchi qualitativi in corrispondenza di particolari canzoni (un esempio per tutte la bellissima “Swan Lake” opening track da “Autumnal”). In occasione di questo nono lavoro, dal programmatico titolo “Ars Musica”, ci troviamo però davanti ad un prodotto decisamente superiore, non un album di livello ‘globalmente elevato’ con qualche ‘godurioso picco qualitativo’. “Ars Musica” è un album completo, elegante, uniforme e compatto, l’espressione massima (fin’ora) della produzione del gruppo spagnolo. I barocchismi sinfonici che ci piacevano tanto nei dischi precedenti ci sono tutti, valorizzati da un suono potente ed esplosivo e domati al servizio di splendide melodie, e, come se non bastasse, a contorno di questa sinfonica ricchezza troviamo un cantante, Romero, assolutamente migliorato, impegnato in una performance che qui tocca livelli altissimi, che non aveva mai raggiunto. E’ l’omonima opener ad introdurci nell’opulenta carrozza che ci accompagnerà per tutto il viaggio nel mondo musicale di “Ars Musica”, la quale dopo nemmeno due minuti si impenna per scoppiare nei ritmi più elevati di “First Lance Of Spain”, che si presenta a noi con la grandeur e la ricchezza dell’ultimo “To The End” degli Orden Ogan. Cenni quasi AOR si intravvedono nelle melodie di “It Is My Way”, brano a più ampio respiro che associa appunto ariose linee vocali quasi pop ad una soffusa base sinfonica, mentre i barocchismi e l’eleganza che associamo al marchio Dark Moor tornano prepotenti nella successiva “The Road Again”, splendido esempio di come si possa evadere al solito schema power metal rifugiandosi in una proposta musicale più controllata e artisticamente più profonda. “Together As Ever” doppia il momento creativo della canzone che la precede e si pone su livelli paragonabili, creando una doppietta che lascerà ben pochi dubbi sulla qualità del disco! Mentre “The City Of Peace” rappresenta un momento ‘solo’ gradevole e godibile, con il pezzo successivo “Gara And Jonay” torniamo a stupirci per un altro pezzo di bravura che, stranamente, è una ballad. Chi segue le nostre recensioni in maniera assidua sa della nostra avversione per le ballad, specialmente di gruppi power e sinfonici; ma questa volta dobbiamo proprio ricrederci, visto che si tratta di un altro elegante pezzo pianistico arricchito da una sentita prova vocale che avvicina il bravo Romero al Karevik dei Seventh Wonder. Con Garcia che sale in cattedra con la sua chitarra nella speedy “Livin In A Nightmare”, per poi fondersi con abilità nelle orchestrazione di “El Ultimo Rey” ci avviciniamo alla fine del disco, che ci regala anche tre succose bonus track, sotto forma di versioni orchestrali e acustiche di altre canzoni. Be’, che dire… se amate Kamelot, Seventh Wonder e soprattutto Serenity, la band stilisticamente più simile ai Dark Moor attuali, non potete farvelo scappare!