5.5
- Band: DARK REFLEXIONS
- Durata: 00:45:12
- Disponibile dal: /04/2011
- Etichetta:
- Silent Noise Records
Avete presente il personaggio di Dorian Gray, quello che restava giovane mentre la sua vecchiaia restava imprigionata in un quadro? Ecco, lo stessa tema, ripreso anche nel cover artwork, potrebbe applicarsi anche i Dark Reflexions, con la sola differenza che nel loro caso ad invecchiare precocemente è il dischetto ottico, nato vecchio nonostante sia fresco di stampa. Fuor di metafora, “Beyond Obscurity”, debut album del quintetto austriaco ad un solo anno di distanza dalla formazione della band, appare come un coacervo di luoghi comuni partoriti dalla scena metalcore negli ultimi dieci anni, al punto che in quanto ad originalità siamo ai livello di un disco di b-sides degli ultimi Caliban. Dopo la promettente title track atmosferica, il resto della tracklist sciorina in poco meno di tre quarti tutto l’Abecedario del metalcore: A come intermezzo Acustico (“Voice Of Silence”), B come Breakdown (“Euthenasia”), C e D come Doppia Cassa, G come Growl, S come Stop ‘n go (“The Path Of The Weak”), V come Voice over (“Eternal Fear”), e via discorrendo. Qualche sussulto sul finale con “Almost Dead” e nei sette minuti della conclusiva “Darkness, Quiet”, ma per il resto poco o nulla da segnare sul taccuino. Tecnicamente le capacità ci sarebbero anche, ma dal dal punto di vista del songrwiting il primo vagito del quintetto austriaco risulta ancora acerbo come un limone verde, anche se gli effetti sui detrattori del genere potrebbero essere diametralmente opposti…