7.5
- Band: DARKNESS
- Durata: 00:43:10
- Disponibile dal: 01/06/1988
- Etichetta:
- Gama
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E’ innegabile che la città di Essen sia stata uno degli epicentri del thrash metal in Germania. La città a nord del Reno, infatti, oltre ad aver dato i natali ai Kreator, ha partorito altre band di buon livello tra cui i Darkness. “Defenders Of Justice” è il secondo album dei Nostri, che avevano esordito un anno prima con “Death Squad”, ed è l’album che ha permesso alla band di attirare un po’ l’attenzione degli estimatori del thrash di mezza Europa. La copertina è brutta e fatta male, le foto della band sul retro del disco danno l’idea di un gruppo thrash metal piuttosto grezzo e questa idea si rivela corretta. I Darkness infatti hanno un sound sporco e la stessa esecuzione dei brani non è impeccabile, ma l’energia sprigionata è davvero notevole. La band in seguito verrà ricordata più che altro per aver pianto ben due dei suoi cantanti che si sono susseguiti durante gli anni, tra cui Olli (R.I.P. 1998), che ha cantato proprio su “Defenders Of Justice”. La voce di Olli era piuttosto acida, il vero cantante thrasher con poche doti vocali, ma tanta rabbia da sfogare. Il suo timbro su questo LP vincente è distinguibilissimo e ha forse contribuito al risicato successo della band. Il sound dell’album è grezzo ed i suoni della batteria, specialmente il rullante, potevano essere curati di più. Le chitarre sono taglienti, mentre le note più positive vengono dal basso, grazie ad un sound caldo e all’ottima esecuzione del bassista Thomas, che in seguito farà parte dei più quotati connazionali Holy Moses. Lo stile thrash metal dei Darkness è quello tipicamente teutonico, molto tirato e dal riffing incalzante. Ci sono anche alcuni stacchi davvero da brividi, fatti ad arte per donare ai brani momenti esplosivi, da incorniciare quello presente sulla devastante opener “Bloodbath”, una killer song che rappresenta l’apice compositivo raggiunto dal gruppo. In generale la ‘side A’ del disco è la migliore, i brani sono dinamici ed incalzanti, la base ritmica è una mitragliatrice e le note del basso ribattono colpo su colpo le mazzate inferte dal batterista. “Battle To The Last” e specialmente “Caligula” sono altri due brani di genuino e grezzo thrash metal tedesco. Album da riscoprire, se adorate questo genere e negli anni ’80 vi era sfuggito.