DARKNESS – First Class Violence

Pubblicato il 17/10/2018 da
voto
6.5
  • Band: DARKNESS
  • Durata: 00:40:54
  • Disponibile dal: 12/10/2018
  • Etichetta:
  • Massacre Records
  • Distributore: Audioglobe

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Dopo aver eliminato lo sbirro di turno nel precedente “The Gasoline Solution”, i Darkness, molotov alla mano, completano l’opera iniziata con il lontanissimo “Death Sqaud” (1987), dando fuoco ad ogni cosa; il tutto con il canonico dito medio in bella vista. Così si presenta la cover di “First Class Violence”, quinta fatica in studio realizzata dalla thrash band tedesca in oltre trent’anni di una carriera a dir poco travagliata. E la formula messa in campo dal quintetto di Essen, già terra natia di tali Kreator, segue ancora una volta quella tracciata a suo tempo: diretta, grezza, sporca. Sferzate cento per cento thrash, inserendo qua e là quel tocco melodico, di chiara ispirazione ‘petrozziana’, così da armonizzare le nove tracce (intro esclusa) presenti nel qui presente full-length. Dopo il più classico degli arpeggi iniziali, basterebbe la rapidissima “Low Velocity Blood Spatter” per inquadrare la dose di violenza gratuita sparata a zero sulla folla dal singer Lee e compagni. Immancabili sfuriate al vetriolo si intersecano a dovere con stacchi midtempo da scapocciamento generale mentre l’urlo sgolato del refrain innalza senza tregua tutta la rabbia nei confronti dell’odierna società. Un ricetta old-school ancora valida e che in pratica verrà riproposta, pur con qualche variante, in tutti i brani successivi, non regalando quindi alcuna novità stilistica ma mantenendo comunque quel piglio di grezzume in formato vintage tanto amato dagli aficionados del genere. Mazzolate in serie tra le quali si fanno notare, tra le altre, la più articolata titletrack, la conclusiva “I Betray”, caratterizzata da un onirico finale canoro a dir poco malinconico, e “Zeutan”, pezzo dedicato al primissimo vocalist della band Olli, conosciuto appunto come Zeutan e scomparso nel 1998, che vede la partecipazione dietro al microfono di Ventor e Tom Angelripper.
Per i consumatori seriali del thrash d’annata, “First Class Violence” farà sicuramente al caso loro: l’ennesima bordata sonora sganciata da una band che, pur non raggiungendo picchi di notorietà degni di tale nome, è riuscita comunque a portare ulteriore linfa alla causa di un movimento che non ha la minima intenzione di tirare il freno a mano.

TRACKLIST

  1. Prelude In E (Intro)
  2. Low Velocity Blodd Spatter
  3. Neoprimitive
  4. Hate Is My Engine
  5. See You On The Bodyfarm
  6. Zeutan
  7. The Autocrazy (Autocracy) Club
  8. Born Dead
  9. First Class Violence
  10. I Betray
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