voto
6.0
6.0
- Band: DARKSEED
- Durata: 00:56:12
- Disponibile dal: 23/07/2010
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Sono arrivati al traguardo del settimo full-length, ma se ne sono accorti in pochi. D’altronde, i Darkseed nel corso della loro carriera non hanno mai particolarmente brillato per personalità, finendo sempre per apparire come semplici adepti di questo o di quell’altro nome. Un gruppo di seconda fascia, in sintesi. Ok, qualche album discreto lo hanno pubblicato anche loro, ma da qui a lasciare effettivamente il segno ce ne passa! E ci pare difficile che il nuovo "Poison Awaits" possa rappresentare il capitolo della svolta. Nel 2010 i sei tedeschi non vanno infatti oltre a una rielaborazione appena passabile del sound dei Paradise Lost di "Symbol Of Life" e "Paradise Lost" e degli Evereve di "E-Mania". In pratica, un gothic metal dalle chitarre robuste, ma ingentilito da una costante punteggiatura di tastiere ed elettronica e da linee vocali che sulla carta dovrebbero essere ammiccanti. Il problema è che, almeno in questa circostanza, per i nostri i chorus di un Nick Holmes rimangono quasi sempre un miraggio. La band sembra proprio aver voluto seguire il percorso di certi Paradise Lost, ovvero recuperare delle chitarre piuttosto pesanti e un drumming aggressivo – che negli ultimi dischi erano invece state relegate un po’ in secondo piano in favore di sonorità più "commerciali" – e abbinarle a soluzioni orecchiabili. Il risultato però non ha affatto lo stesso brio della formazione britannica: qualche traccia funziona – vedi la discretamente tamarra "Incinerate" – tuttavia per tutta la durata del disco questa volta si ha continuamente la scomoda impressione che i Darkseed siano solamente dei "follower"… poca spontaneità, poco impatto e, ovviamente, poche idee. Complimenti alla caparbietà, ma per impressionare ci vuole da sempre ben altro.