6.5
- Band: DARKTHRONE
- Durata: 00:42:00
- Disponibile dal: 25/07/2011
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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Strana storia, quella di “Goatlord” dei Darkthrone. Quest’album è uscito nel 1996 come settimo full length pubblicato da Fenriz e Nocturno Culto, ma avrebbe dovuto essere il seguito del debut “Soulside Journey”. Per questo motivo, “Goatlord” di black metal ha ben poco: il suo materiale è stato scritto quando ancora i Darkthrone suonavano un death metal sporco, ma sufficientemente tecnico. Qui, come conferma lo stesso Fenriz, le parti di batteria sono le più intricate che i Darkthrone abbiano mai avuto. La ristampa voluta dalla Peaceville contiene, come per le altre ristampe della band norvegese, un secondo CD bonus con i commenti di Fenriz e Nocturno Culto ai singoli brani che compongono “Goatlord”, ennesima occasione di ‘capire’ veramente un album attraverso le parole degli artisti che l’hanno creato. Se fosse stato pubblicato come seconda release, probabilmente “Goatlord” non avrebbe spostato il destino dei Darkthrone, ma avrebbe avuto certamente più seguito e sarebbe stato apprezzato dal pubblico in misura decisamente maggiore. Se volete, può essere considerato come l’anello mancante tra il debutto death di “Soulside Journey” e la svolta black metal di “A Blaze In The Northern Sky”. “Goatlord”, infatti, sia come produzione che come stile, è molto più grezzo di “Soulside Journey”. Sebbene alcuni brani facciano parte dello stesso periodo del debut album, qui l’imbarbarimento del sound è evidente e rappresenta il giusto avvicinamento a ciò che poi è diventato il black metal norvegese. Il brano “A Blaze In The Northern Sky” è presente in questa ristampa come bonus track e crediamo si tratti di un omaggio ai fan per dimostrare come lo stesso album “A Blaze In The Northern Sky” abbia pescato parecchio in termini di ispirazione e di stile da “Goatlord”. Quest’ultimo, per il periodo in cui è stato concepito, è molto sperimentale (comprese le voci in falsetto che non sono femminili, ma sono state fatte da quel pazzo di Fenriz, ispirato da King Diamond per l’occasione), peccato che tutte le sue qualità non siano state colte nel 1996, anno della sua pubblicazione ufficiale e anno in cui i Darkthrone erano già l’icona per antonomasia del black metal mondiale, e un album di death/black metal rischiava di venir recepito semplicemente come un relitto di un passato di scarso interesse. Forse, adesso che sono passati parecchi anni, alcuni di voi troveranno “Goatlord” un album più che interessante, grazie anche a questa ristampa (con una nuova copertina) della Peaceville.