7.0
- Band: DARKTHRONE
- Durata: 01:20:00
- Disponibile dal: 01/10/2010
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Halidon
Spotify:
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Per la nuova, giovane generazione di black metal maniac la Peaceville Records ha messo a disposizione nuovamente uno dei capolavori del black metal di tutti i tempi: “Panzerfaust” dei Darkthrone. La presente ristampa, che esce a quindici anni di distanza dalla release originale prodotta dalla Moonfog Productions, contiene due CD: sul primo troviamo l’album dei Darkthrone, il che non presenta alcuna novità, ma con il secondo la Peaceville Records ha pensato di dare la possibilità a tutti di riascoltare tutte le canzoni con il commento dello stesso Fenriz, ormai sempre più decano e ‘storico’ del black metal. Fenriz valuta passo per passo tutti i brani, la sua voce sovrasta i brani che scorrono in sottofondo ed i suoi argomenti sono a volte interessanti, altre volte anche ironici verso la sua stessa release. Grazie a questo CD bonus scoprirete alcune informazioni interessanti su come e perché sia stato prodotto “Panzerfaust”, mentre altre volte Fenriz si limiterà a descriverne i passaggi salienti. La scelta di ristampare proprio “Panzerfaust” è semplice: la stessa Peaceville aveva appena ‘perso’ la band e questo album è il primo prodotto da un’altra etichetta, la Moonfog Prod. Di Satyr dei Satyricon. La ristampa della Peaceville è sufficientemente interessante e può essere soprattutto utile per mettere nuovamente sul mercato un capolavoro del black metal, visto che non sono molti, infatti, gli album che possono vantare brani del calibro di “En Vind Av Sorg” e “Quintessence”. Per illustrare al meglio le tracce presenti su “Panzerfaust” la Peaceville avrebbe potuto scegliere il supporto DVD, f orse, in modo tale da affiancare del materiale video alle spiegazioni di Fenriz. Poco male: se non avete già fatto vostra questa perla nera, avete l’obbligo di procurarvela e questa ristampa rappresenta una buona occasione. Con “Panzerfaust” (voto 9/10) probabilmente finisce l’età d’oro dei nostri, perché già i successivi “Total Death” e “Goatlord” non conterranno la stessa violenza black metal che ha fatto la fortuna dei primi Darkthrone.