7.0
- Band: DARKTHRONE
- Durata: 00:35:47
- Disponibile dal: 01/03/2011
- Etichetta:
- Peaceville
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
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La Peaceville continua nella ristampa dei vecchi lavori dei padri del black metal: i Darkthrone. Dopo averli un po’ snobbati negli anni ’90 non sostenendoli per tutto il corso della loro lunga carriera, la Peaceville ripropone i lavori ‘storici’ di Nocturno Culto e Fenriz quando all’epoca uscirono per la Moonfog di Satyr (dei Satyricon). Dopo aver riproposto al grande pubblico “Panzerfaust”, ecco ora l’ultimo grande album del duo norvegese, “Total Death”, ultimo disco (o penultimo, se volete anche includere “Goatlord”) del periodo ‘mitico’ di questa band. I Darkthrone dopo una pausa di ben tre anni ritornarono sulla scena con “Ravishing Grimness”, ma nel frattempo anche i tempi erano cambiati, l’età d’oro del black metal era ormai al tramonto. In “Total Death”, seppur con intensità minore rispetto ai primi capolavori, si possono ancora ascoltare i veri Darkthrone, ma le differenze tra i brani scritti da Nocturno Culto e quelli ideati da Fenriz sono sempre più evidenti. Le due anime dei Darkthrone hanno da sempre coabitato pur mantenendo la propria specifica identità, ma qui le differenze sono più marcate e donano a “Total Death” una doppia anima. In questa riedizione, come era accaduto per “Panzerfaust”, la Peaceville ha incluso un secondo CD in cui vengono riproposti gli stessi brani, ma viene incluso il commento degli artisti. Un track-by-track raccontato dagli stessi protagonisti, dunque. La novità è che stavolta c’è anche Nocturno Culto a commentare alcuni suoi brani. Le personalità dei Darkthrone sono qui evidentissime, si passa dalla calma e fredda analisi di Nocturno Culto ai toni trionfalistici ed esaltati di Fenriz: due personalità così diverse non possono non manifestarsi con profonde differenze anche nella musica che partoriscono. Oltre ad avere l’occasione di recuperare un grande disco del passato (voto 7,5/10), avete qui la ghiotta occasione di ascoltare la verità su come sia nato questo album e sulle reali influenze musicali che ha subito grazie alla sincera ‘confessione’ fatta dagli stessi artisti.