voto
6.5
6.5
- Band: DAVID LEE ROTH
- Durata: 00:45:52
- Disponibile dal: /12/2004
- Etichetta:
- Demolition Records
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Il carismatico frontman è oramai distante anniluce dal grande successo che visse con i Van Halen (chi non conosce ilriff tamarro di “Jump”?) e con le sue due prime pubblicazioni dasolista che rispondono al nome di “Eat Em’ And Smile” e “Skyscraper”,pubblicando questa raccolta di cover, che risulta un doveroso tributoad artisti importanti della storia della musica moderna. Il sound deldisco è stilisticamente ben lontano dall’hard rock festaiolo eipertecnico dei Van Halen, e i vocalizzi del biondo singer sonodecisamente meno adrenalinici del recente passato, concentrando le sueinterpretazioni su tonalità medio-basse ed abbracciando stili e umoridecisamente variegati. Si passa dal classico rock’n’roll a tinte jazzdi “Ice Cream Man” (song presente nel debut album dei Van Halen), chefa il paio con l’irresistibile “Bad Habits” di Billy Fields, nellequali è presente come guest al sax il grande Edgar Winter che si rivelaautore di una performance mozzafiato, al blues elettrico di “You GotThe Blues Not Me…” dei Savoy Brown, sino ad arrivare alla riletturadell’inquietante “Tomorrow Never Knows” dei Beatles, nella quale èpresente un sapiente uso del mellotron ad opera di Alex Gibson. Buoneanche Le fedeli riletture di “If 6 Was 9″ del geniale Hendrix, e di”Soul Kitchen” dei The Doors, nelle quali troviamo un camalenonticoDiamond Dave impegnato a dar vita ad una buona performance vocale.Disco consigliato a chi ha voglia di premere il tasto ‘rewind’ e fareun grosso salto all’indietro nel tempo per conoscere o riscoprire uncerto tipo di sonorità. Icona.