7.0
- Band: DAWN OF DISEASE
- Durata: 00:40:56
- Disponibile dal: 24/06/2016
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Terza prova sulla lunga distanza per i teutonici Dawn of Disease, che sfruttano al meglio il contratto con Napalm Records per immettere sul mercato il loro disco più curato e gradevole. “Worship the Grave” non cambierà le sorti del death metal, né farà la sua comparsa nelle ormai immancabili classifiche di fine anno, ma ciò non toglie che sia frutto di una band esperta e di un attento lavoro in sede di songwriting, in cui spunti provenienti dalle scuole più disparate (americana e svedese in primis) si mescolano per dar vita a brani dalle tinte accese e dinamiche, immediati senza per questo risultare semplicistici. Il quintetto – che immaginiamo essere cresciuto con i grandi classici degli anni ’90 – sa bene cosa significhi scrivere una canzone di senso compiuto, e lo dimostra immediatamente con i quattro, arrembanti minuti della titletrack, al cui interno è possibile rintracciare buona parte degli elementi cardine della tracklist: strutture ordinate (del tipo strofa-ritornello-strofa), riff e ritmiche intelligibili, mai troppo veloci, e soprattutto linee melodiche a dir poco contagiose, prese di peso dalla migliore tradizione heavy metal. Un frullato avente come ingredienti Dark Tranquillity, Hypocrisy, Morbid Angel e Unleashed, tenuto insieme da un guitar work ficcante e dove gli assoli, rifiniti con cura certosina, conferiscono alle varie tracce una patina epica per niente disprezzabile, come esemplarmente rappresentato dall’incedere maideniano di “Cult of the Fading Light” o dalla solenne e crepuscolare “The Sky Is Empty”. Musica onesta e suonata con grande cuore, insomma, che non tarderà a strappare consensi tra tutti gli appassionati di death metal groovy e melodico, perfetta per queste calde giornate estive. Pollice su.