7.0
- Band: DAYLIGHT DIES
- Durata: 00:51:28
- Disponibile dal: 24/06/2008
- Etichetta: Candlelight
- Distributore: Audioglobe
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Ci sono sempre più influenze Opeth nella musica dei Daylight Dies. “Lost To The Living” contiene infatti 50 minuti di divagazioni su temi che sembrano per lo più nati dopo ripetuti ascolti dei primi dischi di Mikael Akerfeldt e soci. Nove composizioni tra l’altro mixate da quel Jens Bogren che negli ultimi anni è diventato partner fisso sia degli Opeth che dei Katatonia, appunto i due punti di riferimento principali del quintetto americano. Non sono mai stati una band altamente personale, i Daylight Dies, ma questo “Lost To The Living” è il primo lavoro della loro discografia che riesce a suscitare qualche dubbio in merito all’effettiva espressività di alcune soluzioni adoperate. Prendiamo come esempio il lento “Woke Up Lost”: un brano formalmente molto ben costruito, ma improntato su atmosfere forse troppo sfacciatamente opethiane e cantato con una voce pulita del tutto modellata su quella di Akerfeldt. Di certo non è roba da tutti riuscire a rivisitare con questa efficacia la proposta di un gruppo assai particolare come quello autore del nuovo “Watershed”, tuttavia preferiamo di gran lunga i Daylight Dies che alternano roccioso doom-death e fughe malinconiche, proprio come nei mezzi capolavori “Cathedral”, “The Morning Light” e “A Portrait In White”, nei quali il sound delle suddette realtà svedesi viene fuso con quello di Paradise Lost e Novembre. In definitiva, la tracklist risulta effettivamente riuscita e godibilissima, ma l’effetto dejavu in alcuni momenti è quasi insopportabile. Comunque, se avete amato sia “Dismantling Devotion” che “No Reply”, inserite tranquillamente l’album nella lista della spesa.