DEAD CROSS – II

Pubblicato il 24/10/2022 da
voto
7.5
  • Band: DEAD CROSS
  • Durata: 00:33:20
  • Disponibile dal: 28/10/2022
  • Etichetta:
  • Ipecac Recordings

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Questa recensione potrebbe quasi essere costruita per ossimori e contrasti, e del resto non dovrebbe stupirci, viste le personalità coinvolte nel progetto.
A partire da Mike Patton, a tutti gli effetti redivivo dopo un periodo estremamente critico dal punto di vista psicologico, ma che sembra essersi rimesso ‘a fuoco’, optando anche a questo giro per un approccio vocale variegato, ma mai fuori dai canoni del genere. Certo, parliamo di un crossover (quasi) totale, che mischia hardcore, thrash e sperimentazione, ma lo fa con una cifra stilistica ormai consolidata: power chord come se piovessero, contrapposti in scioltezza a riff thrash violentissimi, immersi in un mare di sound ultra compresso ed eppure acidissimo, in cui al momento opportuno svettano i ghirigori di Mike Crain, il basso concreto e insieme folle di Justin Pearson, la feroce batteria di Dave Lombardo e Patton a fare di tutto un po’. Con questo quadro stampato in testa, la mezz’ora appena abbondante di ascolto passa via che è una meraviglia, attraverso brani che sembrano sampler di schizofrenia messa (vagamente) a freno. Dal crescendo cupo di “Love Without Love”, con i sussurri di Patton e la cadenza sabbathiana, prima dell’esplosione acida finale, passando per pezzi come “Animal Espionage” o “Ants And Dragons”, che sintetizzano accordature post punk e decostruzione noise à la Sonic Youth. C’è il puro hardcore sguaiato di brani come “Heart Reformer” o “Night Club Canary” mentre ritmiche analoghe trovano derive insieme surf e thrash nella voce su “Strong And Wrong”; un brano che, nel complesso, ricorda la nuova incarnazione dei Mr. Bungle, con filler vocali su una base in tempi dispari che riesce ad amalgamare impatto sonoro e un certo gusto melodico nel bridge. Una sintesi di metamfetamine e ascolti pop nell’adolescenza che trova spazio anche nella conclusive “Imposter Syndrome”. Citiamo per ultimo il singolo “Christian Missile Crisis”, perché con i suoi cinque minuti di durata non solo doppia pressoché tutti i brani presenti, ma in qualche modo fungeva già da perfetta sintesi di tutte le follie presenti e amalgamate in questo disco: non solo nel solco degli “scontati” e citati Mr. Bungle, ma anche dei Dead Kennedys quanto a sfrontatezza e irriverenza.
A conti fatti, ci troviamo di fronte a un disco forse meno dirompente dell’esordio, eppure solido, concreto e che ci lascia pensare che la band abbia ancora molto da dire. Un altro contrasto, insomma, perfettamente in linea con le personalità che compongono i Dead Cross.

TRACKLIST

  1. Love Without Love
  2. Animal Espionage
  3. Heart Reformer
  4. Strong And Wrong
  5. Ants And Dragons
  6. Nightclub Canary
  7. Christian Missile Crisis
  8. Reign Of Error
  9. Imposter Syndrome
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