8.0
- Band: DEAD HEAT
- Durata: 00:18:17
- Disponibile dal: 28/07/2023
- Etichetta:
- Tankcrimes
- Triple B Records
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L’uscita di “World At War” nel 2021, ha portato i californiani Dead Heat a macinare date su date in giro per il mondo, grazie anche ad un momento favorevole come la fase finale della pandemia, oltre ad una buonissima qualità della propria produzione: il loro crossover tra hardcore e thrash metal dal sound aggressivo e arrogante, infatti, scatena delle performance live ad alta energia e d’impatto, trovando facilmente il consenso del pubblico toccando spesso questioni sociali e politiche.
Con Giappone, Europa e States battuti a tappeto, sempre cavalcando l’onda del DIY e dopo aver portato a casa delle apparizioni ai vari Banging In The Rock, Hellfest, Ieperfest e Outbreak Fest, a due anni di distanza da quel album molto acclamato dalla critica, il quintetto di Oxnard sforna un nuovo EP, dal titolo “Endless Torment” pubblicato grazie ad una collaborazione tra Tankcrimes e Triple B Records.
Cinque brani veloci come frecce compongono il disco e lo chiudono in meno di venti minuti, facendo sentire un giusto numero di rimandi ai Municipal Waste e agli Iron Reagan; la formula che scorre durante i pezzi è sempre la medesima, una fusione di thrash e hardcore con cavalcate, sezioni mosh midtempo e ripartenze che richiamano gli Exodus. Il sound di chitarra ha un’aria decisamente anni ’80, in chiave vagamente glam metal, e si amalgama perfettamente con tutti gli altri strumenti, rivelandosi come un’ottima scelta, specialmente se si prendono in considerazione le lead guitar di “Smite Thee” e di “Tears Of The Wolf”.
Ugualmente la title-track e “Eyes Of The Rea” presentano linee incalzanti che creano groove, impreziosito da un drumming stiloso ed elaborato, prima di esplodere nel ballo mosh senza mai giocare un vero e proprio breakdown, e infine, ricominciare il cerchio dell’intensità con l’ennesima repentina accelerata. Il tutto è suonato in maniera pazzesca: ogni sezione ritmica si incastra benissimo tra le altre e nulla suona fuori posto o inappropriato, soprattutto la voce estremamente graffiante e onnipresente sopra ogni cambio di ritmo.
“Endless Torment” è un disco senza tasselli fuori posto, registrato alla perfezione e impacchettato per funzionare alla grande. L’unico lato negativo, se proprio dobbiamo scandagliare questo lavoro alla ricerca di aspetti negativi, è che ogni brano è estremamente valido, ed è un peccato che non formi un album dalla lunga durata.
Ad ogni modo, non vediamo l’ora di poter ascoltare questi pezzi in sede live e siamo sicuri che “Endless Torment” potrà portare i Dead Heat in giro per il mondo per l’ennesima volta senza difficoltà.