DEAD ON MARS – Transcendence

Pubblicato il 14/06/2020 da
voto
7.5
  • Band: DEAD ON MARS
  • Durata: 00:46:12
  • Disponibile dal: 01/05/2020

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Dead On Mars è una one-man band proveniente da Berlino, nata nel 2017, il cui unico membro è il polistrumentista T. Winter. L’esordio avviene l’anno successivo con l’album “Arrival” che, nonostante contenga già le idee che verranno sviluppate in seguito, suona ancora un po’ confusionario. Con il nuovo “Transcendence” il musicista tedesco sembra aver finalmente trovato la formula giusta: è difficile dare una definizione alla musica qui contenuta, si potrebbe provare con metal estremo strumentale, ma non si renderebbe giustizia ad una realtà così sfaccettata. Nel dettaglio si può parlare di una miscela di ritmiche e atmosfere death e black metal, con inserti doom, uno spiccato gusto prog sinfonico ed un approccio fortemente sperimentale ad abbracciare il tutto. Il risultato è sicuramente originale pur partendo da ingredienti comuni, e potrebbe piacere a diverse tipologie di ascoltatori: ai deathsters meno intransigenti, grazie alle cavalcate guidate da esplosivi riff di chitarra e mitragliate di batteria; ma anche ai blackster più open-minded, non solo nei momenti più tirati ma anche in quelli più ariosi, che sembrano riportare all’epica solennità dei Summoning; infine, a chi ascolta prog, per la complessità dell’insieme ed i continui cambi di atmosfera, oltre ad un sapiente utilizzo delle tastiere, quasi onnipresenti. Ciò che colpisce è che, pur muovendosi nell’ambito di generi fortemente caratterizzati ciascuno da una vocalità molto specifica (e diversa), quest’opera suona completa e finita anche senza la voce! L’obiettivo, dichiarato, di comporre musica altamente basata sull’aspetto emozionale è sicuramente centrato, grazie a brani che sono un continuo saliscendi di stati d’animo differenti (forse, l’unico appunto che si può fare da questo punto di vista è che talvolta i pezzi si assomigliano nella struttura). Come in ogni album contrassegnato da una forte atmosfera, il ‘viaggio’ nel suo insieme vale di più delle singole tappe ma, in questo caso, ognuna delle canzoni è come se fosse un piccolo film che l’ascoltatore può vedere immaginandosi la trama, a maggior ragione non essendoci un testo a spiegare ciò che ha in mente l’autore. Particolarmente cinematica è la titletrack “Transcendence” che, nel suo furore death metal, inserisce un violino a fare da contraltare, ricordando l’effetto spesso provocato dai Ne Obliviscaris. Non sarà facile ripetere in futuro un simile exploit senza sfruttare l’effetto sorpresa, ma su questo disco l’amalgama creato da T. Winter è perfettamente riuscito.

TRACKLIST

  1. Final Sunset
  2. Terra Incognita
  3. First Man On Mars
  4. Orpheus In The Underworld
  5. Transcendence
  6. The Lonely Hours
  7. Fight For Freedom
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