DEADFORM (US) – Entrenched In Hell

Pubblicato il 30/10/2024 da
voto
6.0
  • Band: DEADFORM (US)
  • Durata: 00:29:46
  • Disponibile dal: 25/10/2024
  • Etichetta:
  • Tankcrimes

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La storia del crust punk è principalmente questione di ammirazione verso poche ma seminali band che sono state in grado di definire le coordinate del sound in questione per letteralmente quasi quattro decadi.
Il genere, infatti, non si è più di tanto preoccupato di una sua particolare evoluzione stilistica: questo tipo di considerazione può sicuramente esser fatta per molti sottogeneri del metal e del punk, ma il crust punk nello specifico ricopre indubbiamente una posizione di rilievo per quanto riguarda l’affezione che i suoi seguaci dimostrano da entrambi i lati del palco.
Le sonorità di gruppi come i Discharge, i primi Celtic Frost o gli Amebix sono state in tal senso in grado di affascinare generazioni di appassionati e di ispirare centinaia di band che hanno fatto proprio un certo cocktail di punk e metal estremo fondamentalmente rimasto fedele a se stesso sin dalle sue origini – anche se, ovviamente, non è potuta mancare qualche deviazione stilistica, come testimoniato per esempio da alcune band dei primi anni 2000 più votate alla melodia e ad arrangiamenti più complessi quali Tragedy o Fall Of Efrafa, band che peraltro sono state in grado di riscuotere un certo successo proprio grazie all’introduzione di elementi allora estranei.
Per chi è dunque in genere avvezzo alle sonorità di questo tipo di musica, il nuovo disco degli statunitensi Deadform non presenta fondamentalmente alcun segreto. Questa considerazione va ulteriormente a rafforzarsi in tal senso data la presenza tra i componenti della band di musicisti appartenenti a una delle molte reincarnazioni dei Phobia, ai Dystopia e agli Stormcrow, gruppo che la maggior parte degli appassionati di stenchcore avrà sicuramente incontrato nei propri ascolti – degno di nota in tal senso è soprattutto il loro split con i Sanctum del 2006.
Alcune componenti della musica degli Stormcrow e dei Dystopia sono sicuramente state ereditate dai Deadform, che ci presentano dunque il loro nuovo “Entrenched In Hell”, in seguito alla pubblicazione di un primo demo pubblicato su tape nel 2022 il cui titolo riprende semplicemente il nome della band stessa. Per certi versi potrebbe risultare ridondante parlare in senso stretto dell’estetica generale dei Nostri, laddove essa rientra perfettamente in quello che è il crust punk nella sua totalità: i sei pezzi di “Entrenched In Hell” – cinque originali a cui si somma una cover degli Health Hazard – si muovono su coordinate non particolarmente dinamiche, rimanendo principalmente su ritmi cadenzati e pesanti ispirati ai Bolt Thrower oppure direttamente ripresi dai tratti più sludge degli stessi Dystopia nei momenti più pachidermici, pur non mancando episodi più vicini invece all’estrazione post-punk a cui certi Amebix ci hanno abituati, ispirandosi a loro volta principalmente ai Killing Joke. L’eco di “Morbid Tales” dei Celtic Frost si fa inoltre potente, così come importanti sono i riferimenti ala parentesi più strettamente punk dei Darkthrone di metà anni Duemila. Degna di menzione è inoltre la produzione, molto adatta al genere proposto: una certa nota di merito va in particolare alla sezione ritmica, la cui resa sonora è ottima e perfettamente inquadrata in quello che è il suo contesto, rendendo in tal senso servizio alla resa generale del disco.
Di tutt’altro tipo è invece la considerazione da farsi attorno ai pezzi stessi: “Entrenched In Hell” è purtroppo un disco non particolarmente brillante dal punto di vista del songwriting, che si limita a riproporre in maniera prevedibile quanto già scritto da tantissimi gruppi; non vi sono elementi particolari in grado di catturare l’attenzione dell’ascoltatore e stimolarne la curiosità, men che meno la voglia di riascoltare le composizioni – di fatto assimilabili già in prima battuta senza troppe difficoltà né spunti interessanti.
Ai Deadform è mancata la capacità di confezionare effettivamente un lotto di canzoni interessanti e in grado di distinguersi e farsi ricordare, tratti fondamentali per la riuscita di un disco nella misura in cui non si voglia proporre un tipo di sound particolarmente innovativo o stravolto nelle caratteristiche principali del suddetto sound di riferimento.
Se dunque per un album strettamente di genere la resa è determinata positivamente dall’efficacia del songwriting, questo “Entrenched In Hell” esce in parte sconfitto alla prova dell’ascolto dalla mancanza di un riffing trascinante e di arrangiamenti interessanti, risultando di fatto l’ennesimo disco coerente nella sua forma ma probabilmente destinato a essere dimenticato.

TRACKLIST

  1. Of Plagues
  2. As Above So Below
  3. The Exit
  4. Peacekeeper
  5. Misery
  6. Fetid Breath
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