DEADLOCK – Earth . Revolt

Pubblicato il 02/07/2005 da
voto
7.0
  • Band: DEADLOCK
  • Durata: 00:54:17
  • Disponibile dal: 28/06/2005
  • Etichetta:
  • Lifeforce Records
  • Distributore: Andromeda

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Death melodico. Sì, ancora. Ancora…e raggiungente livelli di melodia decisamente strabordanti e quasi opulenti. Eppure, in questa prosopopea al limite della paranoia, il genere trova un colpo di coda micidiale per merito dei tedeschi Deadlock. In che modo? Presto detto. Precisiamo subito che la band germanica non ha niente di originale, se non il fatto di essere composta da ragazzi vegani e straight-edge che, invece di suonare hardcore puro, giocano a saltabeccare allegramente da un sottogenere estremo all’altro. “Earth.Revolt” è il loro secondo full e riprende il concept futuristico/apocalittico iniziato nello split-CD registrato nel 2003 assieme ai Six Reasons To Kill. Già il cimentarsi in un album concettuale dà spessore ed interesse all’operato del gruppo e bisogna dire che i Deadlock sono certamente un combo interessante e, soprattutto, dannatamente accattivante e capace di scrivere canzoni apprezzabili fin dal primo passaggio. L’ascoltatore, come già premesso, troverà nel melodic death – quello classicamente epico di In Flames, Soilwork e Dark Tranquillity – il punto di riferimento principale: solo che Johannes Prem e compagni sembrano avere una precisa regola da seguire sempre e comunque, ovvero enfatizzare al massimo possibile l’approccio melodico alla composizione. Ogni riff, ogni atmosfera, ogni passaggio vocale, ogni intermezzo, ogni arrangiamento risulta essere a volte esageratamente pomposo e melodico! Non che questo sia un difetto…per chi adora il melodic death, qui si è di fronte veramente al top della sua espressione moderna; d’altra parte, si è costretti ad evidenziare come la personalità dei Deadlock sia totalmente devota alla riproposizione di sonorità già ascoltate e apprezzate. Che poi siano bravissimi a reinterpretarle, questo è un altro discorso. Infatti, in “Earth.Revolt”, troviamo un sacco di bei riffoni ultra-svedesi accoppiati a tappeti di tastiere in stile Dimmu Borgir e act black sinfonici vari, accenni e sprazzi di death-core cadenzato, una buona dose di teatralità gothic e l’ottimo utilizzo della voce, particolare, di Sabine Weniger. In più, essendo il disco un concept, non bisogna tralasciare neanche il naturale approccio prog che le vicende della storia quasi automaticamente mettono in evidenza. Unica peculiarità che si scosta dai nomi altisonanti del genere è la totale assenza di clean vocals maschili, con il già citato Prem a straziarsi l’ugola con uno screaming disperato. Brani sottotono o mediocri non ce ne sono davvero…tutti quanti meritano un applauso, con in testa la title-track e la fenomenale “The Year Of The Crow”, per chi scrive uno dei pezzi di melo-death più belli mai scritti. I Deadlock si mostrano anche piuttosto coraggiosi, non temendo prove sulla lunga distanza (ricordate i Gardenian?), come nel caso di “10,000 Generations In Blood” e “May Angels Come”, rispettivamente otto e undici minuti di durata! Niente da dire, un disco ultra-consigliato a chi ancora impazzisce per twin-guitar che si inseguono costantemente, melodie à la Whoracle e fiammante grandeur scandinava. Gruppo che non inventa proprio niente, ma che ha composto un album a dir poco esaltante!

TRACKLIST

  1. Demonic ( Tonus Diabolus )
  2. 10,000 Generations In Blood
  3. The Year Of The Crow
  4. Everlasting Pain
  5. Earth . Revolt
  6. More Tragedies To Come
  7. Awakened By Sirens
  8. Kingdom Of The Dead
  9. May Angels Come
  10. Harmonic
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