DEADLY MAGIC – As Nightmares Gorged The Earth

Pubblicato il 15/12/2024 da
voto
7.0
  • Band: DEADLY MAGIC
  • Durata: 00:23:24
  • Disponibile dal: 20/12/2024
  • Etichetta:
  • Dying Victims Productions

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Siamo ormai a fine anno, tempo generalmente dedicato a somme tirate e a bilanci più o meno positivi, ma è anche tempo di debutti: presentiamo dunque su queste pagine un nuovo complesso di zecca formato da cinque elementi – quattro tedeschi ed un francese – denominato Deadly Magic.
Nati da una precisa volontà del chitarrista e cantante dei Messerschmitt (quelli della Vestfalia ovviamente, non i nostri romani), Maik Jegszenties, di virare leggermente la rotta riguardo la proposta musicale da adottare, ovverosia alleggerire il grezzo thrash/speed della band madre e mutarlo in un ibrido techno thrash che dialoga molto con il power/progressive (dove per power si intende quello statunitense degli anni Ottanta), arrivano al primo EP dopo almeno quattro anni di lavoro di scrittura sottotraccia da parte del mastermind: tutto è partito quando il Covid decise di metterci il bastone fra le ruote e il buon Maik, in pausa forzata, si prese tutto il tempo necessario per elaborare e rifinire le quattro canzoni che ritroviamo nei solchi di “…As Nightmares Gorged The Earth”.
Il passo successivo fu quello di reclutare degni compagni di avventura e registrare il tutto: un processo durato praticamente quattro anni, ma che ora ha generato il frutto tanto desiderato, uscito per l’etichetta di Essen Dying Victims Productions.
Per questi Deadly Magic, Maik ha scelto come chitarra solista Thorben Schulz, con un passato nei thrasher Rezet, al basso lo storico produttore dei Messerschmitt Yannic Zwinscher, Daniel Behle alle pelli e Alexis Roy-Petit alla voce, quest’ultimo attuale cantante dei francesi Hürlement e ugola ideale per il genere scelto dalla band – provare per credere.
Partendo da “Another I Beckons” notiamo subito cristallini rimandi strumentali ai Megadeth di “Rust in Peace” e ai Voivod, notiamo una grande canzone strutturata, creativa, tecnicamente notevole, capace di evocare atmosfere oscure, come il bellissimo artwork, che ora avvolgono l’ascoltatore e ora lo scuotono con pesanti e veloci colpi di lama.
Fossimo in presenza di quattro canzoni simili parleremmo di un gioiello vero, già dalla traccia omonima del gruppo però il livello cala e aumenta la ripetitività schematica e di idee di scrittura del buon Jegszenties, il cui songwriting è sicuramente ambizioso nel portarci stacchi, intermezzi, cambi di tempo e quant’altro possa ‘complicare’ il solito andamento lineare del prototipo pezzo thrash, ma non sempre i risultati ci fanno brillare gli occhi.
Un grande aiuto proviene dal cantante Alexis, praticamente una controfigura vocale di Geoff Tate, autore di una prova praticamente impeccabile che trova il suo apice in “When The World Stood Still”, la composizione più power del lotto (eccezion fatta per l’accelerata finale), e nella fase conclusiva dell’ultima “It Ends Where It Began” raggiungendo altezze da Himalaya. Nelle ultime due canzoni citate, le influenze preponderanti diventano i Queensrÿche e soprattutto i Metallica di fine anni ’80, il techno-thrash lascia spazio a sonorità più classiche e a melodie dall’impatto immediato, ma la qualità non manca, alcuni passaggi rimangono facilmente in memoria senza per questo sacrificare alcuno sforzo di ‘andare in profondità’; anche la produzione è esattamente quella che si richiede per lavori di questo tipo, pulita e ben bilanciata.
Abbiamo dunque un EP prodotto e suonato da musicisti esperti, alcuni dei quali attivi nella scena da oltre vent’anni, che sotto questo moniker potrebbero togliersi grandi soddisfazioni, ma tutto sta nel capire le reali intenzioni del leader: vorrà tenere i Deadly Magic come mero sfizio alternativo alla casa madre o intende costruirsi con costanza un vero percorso di miglioramento?
Se così non fosse sarebbe un gran peccato, poiché al netto di qualche ‘aggiustata’ funzionale allo scorrimento dei brani, in questo “…As Nightmares Gorged The Earth” partiamo già da un livello indiscutibilmente alto.
L’ascolto è consigliato a tutti i fruitori di heavy metal senza timore di smentita, ma gli amanti delle sonorità prettamente ottantiane troveranno un pane speciale per i loro denti.

TRACKLIST

  1. Another I Beckons
  2. Deadly Magic
  3. When The World Stood Still
  4. It Ends Where It Began
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