6.5
- Band: DEADSOIL
- Durata: 00:42:07
- Disponibile dal: 28/05/2006
- Etichetta:
- Lifeforce Records
- Distributore: Andromeda
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Acclamati da Jamey Jasta degli Hatebreed e promossi al grado di priorità dalla loro label, la Lifeforce Records: un biglietto da visita niente male per il gruppo tedesco nato da una costola dei Night In Gales, che dà finalmente alle stampe il successore del valido “The Venom Divine”. In “Sacrifice” ogni elemento è al posto giusto: thrash metal pulito e levigato nel suono, ritmiche variegate, breakdown metalcore, chorus immediati e evidenti influenze della suddetta melodic death metal band viaggiano in simbiosi con un gusto per le melodie toccanti, a volte malinconiche ma di rado stucchevoli, e dei testi davvero poco originali ma certamente adatti al genere suonato, creando un disco di metal moderno formalmente ineccepibile. Un tributo alle sonorità che oggi vanno per la maggiore, con un timbro vocale simile a mille altri ma calzante e un songwriting più catchy di quello del debut, che ricorda quanto fatto non troppo tempo fa dai connazionali Caliban, irrubustito però – come dicevamo – da influenze più tradizionali, che spesso mettono in luce una grande ammirazione per un gruppo come i Testament (“Cross The Great Divide” non potrà non riportavi alla mente un disco come “The Gathering”!). Ottime le prime tre/quattro tracce della tracklist, ricche di riff pesantissimi ma dinamici al punto giusto, mentre a dare un tocco di inaspettata calma intervengono le strumentali “Remembrance” e la conclusiva title track, di cui però non avremmo sentito la mancanza. Un disco onesto, questo “Sacrifice”, che si muove tra canoni stilistici consolidati, evitando le sfide, ma che al tempo stesso evita di gettarsi a capofitto nella scopiazzatura più becera. Un disco che “si accontenta”, ma che comunque regala canzoni molto curate e piacevoli, che non faticheranno a far breccia nel cuore di chi ama tali sonorità.