DEATH DIES – Stregoneria

Pubblicato il 31/05/2023 da
voto
7.0
  • Band: DEATH DIES
  • Durata: 00:36:54
  • Disponibile dal: 02/06/2023
  • Etichetta:
  • Time To Kill Records

Spotify:

Apple Music:

Dopo otto lunghi, lunghissimi, anni di silenzio ritorna sulla scena una band i cui membri fanno parte della ‘vecchia guardia’ della scena black metal veneta. Stiamo parlando di Samael Von Martin e Demian De Saba, che, nonostante qualche lunga pausa, continuano a tenere in vita il nome dei Death Dies. Parliamo di gente che ha suonato con Evol, Abhor e Satanel, giusto per dovere di cronaca. I due ritornano in pista nel 2022 con una nuova line-up di cinque elementi ed ora esce il nuovo full length album intitolato semplicemente “Stregoneria”. Ci sono anche diversi guest per dare maggior peso a questo ritorno: tra i vari, ricordiamo Andy “Bull” Panigada dei Bulldozer, chitarra solista sull’opener “Argento”.
Sebbene i Death Dies, stilisticamente parlando, abbiano cercato di tagliare ben presto i ponti con gli Evol, dirigendosi subito verso il black-thrash metal, la nostalgia però è ancora presente dopo tutti questi anni e infatti ritroviamo qui una nuova versione di una canzone degli Evol, “Sorrow Of The Witch”. Cerchiamo ora di analizzare la nuova release, al di là delle roboanti dichiarazioni di presentazione in merito a questo ritorno discografico. L’album si apre con “Argento”, uno dei capitoli meglio riusciti dell’intera opera. Il brano è particolare in quanto l’inizio sembra rifarsi a un classico giro dei Black Sabbath. Poi parte un riff black-thrash metal assai trascinante che si rivela essere la spina dorsale della canzone. La produzione è limpida è sufficientemente potente, gli strumenti si sentono tutti, forse i suoni della batteria e delle chitarre potrebbero essere un po’ più ‘sporchi’ per poter incidere maggiormente, ma è questione di gusti. Curioso come a questo riff portante segua uno stacco in classico stile Marduk che fa terminare la canzone, mentre l’ascoltatore si aspetterebbe che in qualche modo il brano continui. La successiva “Lame”, di cui è stato tratto anche un videoclip, è un brano diretto e senza fronzoli. Anche qui la struttura del pezzo è piuttosto elementare e lineare, scelta fatta probabilmente per dare maggior enfasi al riffing di estrazione thrash. L’album continua grosso modo su questo mood: brani semplici e dalla durata non eccessiva, taluni con un tocco più occulto, altre volte più melodico, senza tralasciare persino un certo spirito figlio del metal italiano del secolo scorso (come ad esempio in “Riflessi Di Sogni Meschini” e “Vento D’Erebo”). Un po’ diverse sono le tracce “Mystery Forest” e “Al Shi’ra”, che sembrano ispirate agli Impaled Nazarane, anche per quel tocco da sclero presente nel cantato. Il nuovo album è comunque a passo con i tempi e per questo motivo alcuni lo troveranno più interessante rispetto alle release passate; ad altri invece potrebbe invece mancare quel tocco più grezzo e più demoniaco presente ad esempio in un album come “PseudoChristos”. Anche stavolta non possiamo parlare di capolavoro, ma di certo si tratta di un lavoro che tiene testa a quanto già fatto in passato dai Death Dies.

TRACKLIST

  1. Argento
  2. Lame
  3. Riflessi Di sogni Meschini
  4. Impero
  5. Abiura l’Eterno
  6. Mystery Forest
  7. Vento d’Erebo
  8. Falce A Corona
  9. Al Shi’ra
  10. Sorrow Of The Witch
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.