9.0
- Band: DEATH SS
- Durata: 00:55:51
- Disponibile dal: //1997
- Etichetta:
- Lucifer Rising
- Distributore: Self
I legami tra mondo del rock e la figura del mago Aleister Crowley affondano nella notte dei tempi (risaputa è l’ influenza di questo singolare personaggio nei riguardi del chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page). Ma se gli Zep si spinsero ad incidere i solchi del terzo album con il motto crowleyano “Do What You Wilt”, Steve Sylvester offre il primo concept sistematico sul pensiero di Aleister, previa autorizzazione concessa alla trattazione da parte di diverse logge thelemiche sparse per il mondo. Musicalmente ci troviamo dinanzi all’ennesimo capolavoro, probabilmente l’album più duro mai inciso dai nostri, come testimoniato dalla feroce opener “The Phoenix Mass”, bissata senza soluzione di continuità dalla tribale “Baron Samedi”, un binomio che sembra mettere la parola fine a quel microcosmo che lega in un abbraccio mortale quei vapori psichedelici di fine anni ’60 dalla cui dissolvenza emerse con forza un rinnovato interesse verso le forme più degenerate di esoterismo, ma anche le visioni di Kenneth Anger e della lucida follia della Family mansoniana. Le anthemiche “Crowley’s Law” e “The Way Of The Left Hand” (il brano che farà da apripista nel tour susseguente) offrono agli adepti un metal multiforme, modellato dalle sapienti mani del nuovo arrivato Oleg Smirnoff (dai progster Eldritch), virtuoso con il quale Steve Sylvester inaugurerà un sodalizio artistico che dura sino ad oggi.