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- Band: DEATH SS
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Self
Arriviamo con questo “Let The Sabbath Begin” al terzo ed ultimo estratto dal fortunato “Panic”,e questa volta Steve Sylvester e compagni hanno deciso di fare un bel regalo ai fans pubblicando un doppio album suddiviso in materiale da b-side(ossia remix,cover e inediti) sul primo cd e degli estratti live sul secondo,il tutto venduto ad un prezzo contenuto nei limiti di un normale cd.E’ implicito premettere che si tratta di un’uscita completamente rivolta agli estimatori della band,e che quindi nel suo complesso non può che considerarsi superflua per chi non appartiene alla categoria dei die-hard.Come era successo per i due precedenti EP (“Hi-tech Jesus” e “Lady Of Babylon”) le b-sides che compongono il mini-album sono divise tra remix,cover e sperimentazioni,ed anche questa volta i Death SS ci propongono del materiale decisamente interessante:un’ ottima versione di “Ishtar”,che accentua la sensualità e la componente electro-goth di uno degli highlights di “Panic”,un remix di “Let the Sabbath Begin” in una versione che cambia completamente il DNA alla versione originale,la cover “Rim Of Hell” dei D:A:D (che avrebbe fatto una figura migliore su uno dei progetti solisti di Steve,vedi “Mad Messiah”), e un’ inedito ispirato ad un discorso di Anton S.LaVey. Ma naturalmente la parte più interessante di questa album è rappresentata dal secondo cd live,che riprende del materiale estratto dal setlist del Panic Tour,tra cui oltre ad estratti degli ultimi due album ,offre una strepitosa versione di “Baphomet” ed un interessantissimo medley che contiene alcuni brani da brivido,appartenenti ad un passato ormai remoto della band:titoli come ”Black And Violet”,”Chains Of Death”,”Inquisitor”(contenuta inizialmente sul “Evil Metal EP” del 1984) non possono non portare alla mente il nome di Paul Chain, e quello di un’epoca da cui i “nuovi” Death SS cercano di prendere le distanze, ed acquistare una propria e ben precisa identità,che -sia ben chiaro- sembra comunque non mancare.In attesa del nuovo full length , provvisoriamente intitolato “Freaks”,godetevi pure questa nuova fantastica uscita di una band,tra le pochissime al mondo,ad avere un sincero e sentito rispetto per i propri fans.Infinitamente Grazie Death SS,e che il Sabba cominci!