7.0
- Band: DEATH SS
- Durata: 00:50:10
- Disponibile dal: 31/10/2009
- Etichetta:
- Live Global
- Distributore: Self
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Il qui presente documento live, oltre ad essere di piacevole ascolto, diverrà un utile documento storico, dato che rappresenta l’ultimo concerto degli storici Death SS dopo ben trant’anni di onoratissima carriera. L’esibizione è quella dell’Italian Gods Of Metal edizione 2008, dove Steve Sylvester e soci facevano da headliner. Piaccia o meno, i Death SS sono stati e continuano ad essere una pietra miliare dell’heavy metal tricolore e, nonostante gli ultimi due album non fossero obiettivamente all’altezza della loro fama, non è possibile dimenticarsi di perle del passato lontano (“Black Mass” su tutti) e recente (“Panic”, l’album della svolta). Per il loro show d’addio la band ha voltato lo sguardo indietro, lasciando da parte le sperimentazioni elettroniche ed industrial di “Humanomalies” e “The 7th Seal”: spazio quindi a classici immortali e talvolta ingenui quali “Horrible Eyes”, “Black Mass” e “Cursed Mama”, che non è possibile non conoscere, oppure a dei ripescaggi clamorosi come la mitica “Murder Angels”, direttamente da “…In Death Of Steve Sylvester”! Anche dal vivo il dark metal dei nostri è efficace e ficcante, sia nei momenti più cupi, sia in quelli più diretti, come negli estratti di “Heavy Demons”, che in questo caso sono “Peace Of Mind” ed “Inquisitor”. Come ogni live album che si rispetti è evidente che qualche classico debba essere sacrificato ed in questo caso a farne le spese sono state “Lilith”, “Heavy Demons”, “Vampire” e “Let The Sabbath Begin”, ma dispiace particolarmente che un lavoro come “Do What Thou Wilt” non sia stato omaggiato di nessun brano. Il mixing è abbastanza buono e mette in evidenza la voce particolare (non bella, attenzione) di Sylvester, relegando però troppo indietro chitarre e tastiera. Per incentivare ulteriormente l’acquisto, al CD audio è allegato un DVD contenente dei live video ed il clip ufficiale di “Black Mass”. Insomma, se degli ultimi Death SS non saranno in molti a sentire la mancanza, la fotografia di questo ultimo concerto lascia invece l’amarezza di non poter più ascoltare (perlomeno live, ma chissà…) una delle band più seminali ed importanti della scena proto-heavy italiana.