DEATH SS – Rock ‘N’ Roll Armageddon

Pubblicato il 04/09/2018 da
voto
8.0
  • Band: DEATH SS
  • Durata: 00:55:36
  • Disponibile dal: 07/09/2018
  • Etichetta:
  • Lucifer Rising
  • Distributore: Self

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Dopo essere entrati nel dettaglio delle singole tracce (che potete leggere qui), è giunto il momento di fare un discorso più generale in merito al nono sigillo targato Death SS.
Facciamo una premessa, per ovvia che possa essere: la creatura di Steve Sylvester si è evoluta negli anni, esprimendosi liberamente mescolando e sperimentando generi musicali, incorporando influenze che sono state più o meno presenti nei diversi periodi del proprio percorso musicale. Quello che abbiamo tra le mani è un disco che rappresenta ciò che i Death SS sono nel 2018, ovvero una band che guarda al presente e al futuro, non un tentativo di ‘restaurazione’ di ciò che il gruppo ha creato ed è stato trent’anni fa.
Sembra banale ma non lo è affatto, perché laddove formazioni altrettanto storiche scelgono strategicamente di ritornare nel proprio seminato dopo aver tentato di esplorare strade differenti, questo genere di percorso non interessa minimamente il Vampiro e i Suoi (ricordiamo come “Welcome To My Hell” fu pionera per quanto riguarda il sassofono, strumento atipico nell’heavy metal, che troverà poi spazio nel black metal dei Carpathian Forest, giusto per fare un esempio).
Tornando a bomba su “Rock ’N’ Roll Armageddon”, la prima impressione è quella di un disco ispirato, che regala brani in grado di lasciare il segno e copre senza sforzo l’intera gamma di sfaccettature che compongono l’identità della band. La sua forza, se raffrontato al predecessore “Resurrection”, è quella di risultare un ensemble organico, in termini di scrittura, laddove l’ottavo capitolo soffriva leggermente in questo senso.
Si respira un’aria piacevolmente anni ’80 in molti brani del disco, a partire dall’omonimo singolo, che come già detto in sede di report della recente esibizione all’Agglutination Metal Festival funziona benissimo come anthem, con un ritornello semplice quanto azzeccato. Ma è un caleidoscopio di chiari e oscuri, violenza moderna e romanticismo horror, dagli affreschi gotici dell’opener “Black Soul”, ai cupi venti post apocalittici di “Fourth Reich” sino a “Your Life Is Now”, con il suo sapore hard rock caldo e lievemente americano. Heavy Metal che strizza l’occhio all’hard rock e alla spensieratezza del rock’n’roll, si tinge di dark e ammicca al glam, senza dimenticare l’elettronica più cupa e martellante. Non ci sono giri a vuoto, ogni momento ha una propria identità che si inserisce perfettamente nel quadro generale, per cui il disco scorre bene e senza momenti di stanca. Alcuni elementi possono richiamare alla mente capitoli precedenti della discografia dei Re del Male come di quella solista di Steve Sylvester, ma si tratta di piacevoli accenni, perché uno dei grandi pregi di questo lavoro è proprio la freschezza delle composizioni.
Ancora una volta non possiamo infine tacere l’istrionica prestazione del leader Steve Sylvester, vocale quando interpretativa, e le splendide trame create dalla chitarra solista (ad opera di Al DeNoble e Al Priest, storico ex membro, presente sul disco in veste di ospite) tra i punti di forza di questo lavoro.
Ancora un volta, bentornati.

TRACKLIST

  1. Black Soul
  2. Rock ‘N’ Roll Armageddon
  3. Hellish Knights
  4. Slaughterhouse
  5. Creature Of The Night
  6. Madness Of Love
  7. Promised Land
  8. Zombie Massacre
  9. The Fourth Reich
  10. Witches Dance
  11. Your Life Is Now
  12. The Glory Of The Hawk
  13. Forever
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