6.0
- Band: DEATHLESS LEGACY
- Durata: 01:01:47
- Disponibile dal: 19/01/2018
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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I Deathless Legacy hanno evidentemente ingranato la marcia e presentano con “Rituals Of Black Magic” il terzo album in tre anni (il quarto della loro discografia). In linea di massima, il disco prosegue e sviluppa ulteriormente quanto si era potuto ascoltare nel precedente “Dance With Devils”: la band, infatti, continua a proporre un’immagine horror (i musicisti si presentano e si vestono appunto come per raffigurare dei personaggi mostruosi) e a livello tematico c’è ancora questa ricerca dell’occulto, che stavolta viene focalizzata su una serie di rituali di magia nera tanto che, in tal senso, il full-length viene definito un concept. Dicevamo che il nuovo lavoro si pone comunque in una posizione di assoluta continuità con il suo predecessore, per cui non si riscontrano particolari novità, anzi, persino la copertina è alquanto simile. Lo stile tende ad essere sinistro e oscuro, pur mantenendo comunque un certo gusto melodico, quanto meno nei refrain: la voce di Steva è sempre più cattiva e malvagia, mentre l’organo e le tastiere di Lucatti contribuiscono in maniera sempre più decisa a definire il sound della band. In verità, il disco precedente si contraddistingueva per una maggiore omogeneità stilistica rispetto al passato, senza però per questo rinunciare a qualche idea o soluzione più particolare. In questo lavoro, invece, non si riscontra un approccio di questo tipo e la band sembra tendere a ripetersi continuamente: ci sono senz’altro buone canzoni, tra le quali potremmo citare la titletrack, “I Summon The Spirits” o la più teatrale “Vigor Mortis”, ma il tutto sa di alquanto scontato e di fin troppo collaudato. A conti fatti, “Rituals Of Black Magic” è tutto sommato un buon disco, ma il nostro timore, a questo punto, è che una band così valida e interessante, possibilmente per la fretta di pubblicare nuovi album, possa ritrovarsi in una spirale che la porti a realizzare una serie di dischi-clone, penalizzando la creatività e una buona dose di originalità che finora l’avevano invece contraddistinta. Vedremo come si muoveranno i Deathless Legacy in futuro: per adesso, chi li ha seguiti di recente, saprà senz’altro cosa aspettarsi anche da questo loro nuovo album.