7.0
- Band: DEATHLESS LEGACY
- Durata: 00:24:16
- Disponibile dal: 13/03/2020
- Etichetta:
- Scarlet Records
- Distributore: Audioglobe
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I Deathless Legacy tornano con un’opera molto particolare, intitolata “Saturnalia”. Non si tratta stavolta del classico EP nè di un semplice singolo, bensì di un lavoro frutto di un’idea alquanto originale: il dischetto è composto da un’unica traccia, della durata di circa ventiquattro minuti, che funge da colonna sonora a un filmato, d’ispirazione espressionista, una via di mezzo tra medio-metraggio e videoclip.
Purtroppo non abbiamo avuto a disposizione anche la parte video, ma sulla base delle informazioni fornite, si tratterebbe di una storia ambientata nell’antica Roma con per protagonista uno schiavo di nome Lucius, che si trova ad affrontare un cammino esoterico legato ad una metamorfosi. Sotto questo profilo, le somiglianze sono parecchie (e supponiamo che quindi possa esserci stata un’ispirazione diretta) con “Le Metamorfosi” di Lucio Apuleio (conosciute anche come “L’Asino D’Oro”). Fin qui, dunque, potrebbe sembrare che l’ambientazione c’entri poco o nulla con le tematiche intrise di magia tipiche della band toscana. In realtà, va pure osservato che, nell’opera di Apuleio, come accennavamo, c’è un preciso percorso esoterico e sono pure presenti veri e propri riti magici; inoltre si possono ritrovare personaggi che in un certo senso anticipano le classiche streghe, almeno per come sono conosciute oggi nell’immaginario collettivo, oppure sono ricordati certi cerimoniali tramandati dalla tradizione popolare, di solito appannaggio di qualche anziana donna nei paesini rurali fino a pochi decenni fa.
Ad ogni modo, limitandoci all’aspetto prettamente musicale, certamente “Saturnalia” è un brano di grande effetto, in grado di consacrare a livelli davvero alti la band per bravura compositiva ed esecutiva. Peraltro, anche la varietà di stili arricchisce l’opera in un mix che riesce ad essere assai suggestivo ed efficace. Certamente per la sua struttura e durata, possiamo considerare “Saturnalia” degna di una grande suite metal progressive, a patto però di tenere presente che, più che al virtuosismo, la band si cimenta invece in un continuo susseguirsi di atmosfere gothic, horror, sinfoniche e chi più ne più ne metta, esaltate dagli innumerevoli timbri utilizzati dalle tastiere di Alex Lucatti e dall’istrionica voce di Steva. Un’opera dunque certamente originale e ben curata, orientata, per quella che è la nostra impressione, verso una direzione non di semplice intrattenimento, ma di livello artistico a tutto tondo, con risultati sicuramente interessanti, per quanto, come precisato, non abbiamo purtroppo avuto modo di apprezzarla anche sotto l’aspetto visivo.