5.5
- Band: DEATHWORK
- Durata: 00:21:57
- Disponibile dal: /11/2005
Dopo un demo uscito nel 2003 e a titolo “Dissolution Of Eternity”,ritornano i Deathwork, combo siciliano dedito a sonorità death thrashpiuttosto datate. Dopo un brevissimo intro i nostri partono subito conla title track “Evolve To Estinguish”, sorta di rullo spaccaossa cheriporta indietro di almeno quindici anni le lancette dell’orologio. Lastruttura è tipicamente death, con un incedere non particolarmenteveloce sino a metà traccia, dove la batteria di Armando Alioto acceleraimprovvisamente portandosi dietro il resto della band. Nel suo voleressere assolutamente true, la band sembra prediligere una produzionepiuttosto grezza, che, se da un lato non fa che confermare il target diriferimento dei nostri, dall’altro penalizza non poco voce e batteria.Soprattutto il growling di Fabrizio Malaponte ne esce danneggiato, in quanto sembra venir fuori dalle casse totalmenteovattato. La successiva “Deranged Sanity” alza decisamente il tiro erisulta più godibile nella sua semplicità, mentre “The Last Defilement”pare uscita da qualche vecchio album dei Possessed. Da segnalare ilbuon lavoro del basso di Riccardo Costantino, sempre presente edefficace, spesso utilizzato anche meglio delle chitarre, che silimitano ad un riffing piuttosto scolastico. La bio parla anche diinflessioni grind della quali, ad onor del vero, non se ne ode traccia.Quindi tra rallentamenti assortiti, sfuriate velocissime e feelingottantiano, il demo giunge alla fine senza alcuna impennata dasegnalare. L’ascolto può anche essere piacevole, soprattutto per gliamanti dei già citati Possessed, degli Slayer e dei Kreator, ma iDeathwork del loro ci mettono ben poco. Forse per farsi strada in unascena underground particolarmente affollata non basta la riproposizionedi stilemi vecchi di anni, ma bisognerebbe perlomeno aggiornare ilsound ai giorni nostri. Anonimi.