voto
7.5
7.5
- Band: DEBAUCHERY
- Durata: 00:45:26
- Disponibile dal: 23/06/2009
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
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“Ok ragazzi, allora… pezzi per il nuovo album? Che avete?”. “Io voglio suonare death metal e, vi dirò, ultimamente ho anche una fissa per le tastiere!”. “Death metal? Ma lascia stare, è uscito il nuovo degli AC/DC, facciamo qualcosa di hard rock!”. “Rock? Manco a parlarne!”. “Allora sciogliamo il gruppo!”. “Ehi, ehi, calma, dai, facciamo così: dividiamo il CD in due parti, una parte death e una hard rock, così andiamo in tour, vendiamo le magliette, la band è unita e siamo tutti soddisfatti. Che ne dite?”. “Yeahhhhhh!”. Non dev’essere molto diversa da questo dialogo immaginario, la genesi di “Rockers & War”, nuova fatica dei tedeschi Debauchery (sesto album in sette anni), una band di cui almeno chi scrive sente il periodico bisogno. Come avrete capito, il CD consta di due parti: le prime sette canzoni sono death metal, brutali, molto tastieristiche tanto da sfociare nel black metal, mentre nella seconda parte del lavoro il gruppo si trasforma in una cover band degli AC/DC, con un tocco di Six Feet Under per quanto riguarda il groove, cosa che non fa mai male. Il death metal di “There Is Only War” vi assalirà subito, le sue tastiere catchy, dopo avervi fatto storcere un po’ il naso, cominceranno a catturare la vostra attenzione. Il pezzo spacca. Sono proprio le tastiere la novità nel sound dei tedeschi, che a tratti ricordano addirittura “The Fourth Dimension”, opera magna degli Hypocrisy di metà anni ’90. Le stesse non compaiono, però, su “Savage Mortician”, brutal death metal allo stato puro. Piace anche “Killing Ground”, molto catchy e groove… fantastico il passaggio fra “Wolves Of The North”, black metal sinfonico con la solita voce che si alterna fra growl e screma, e le prime note di “3 Riff Hit”: rock and roll, baby! Il coro del pezzo la dice lunga sulle intenzioni musicali: “Io non ho bisogno di musica progressive, ma di una canzone fatta di tre riff!”. Grandi. “New Rock” è commerciale come poche altre, rock and roll brutale, mentre dopo c’è tempo per altri due brani molto azzeccati, prima della chiusura con la dolce “Rocker”, una specie di ballata brutale. Il disco va preso per quel che è, death’n roll alla tedesca, potrà piacervi grazie alla sua genuinità. Rock, death, black e quant’altro, tutto nel segno del sangue marchiato Debauchery, che terminano il disco urlando “I’m a rocker, I was born in hell, born in the motherfucking hell!”.