7.0
- Band: DECADENCE (SWE)
- Durata: 00:37:43
- Disponibile dal: //2009
- Distributore: Universal
A meno di due anni di distanza dall’ottimo “3rd Stage Of Decay”, riedizione dell’album pubblicato nel 2006 e che ha riscosso un po’ ovunque larghi successi, ecco ritornare gli svedesi Decadence con il loro “melodic death metal”. Balza subito all’occhio il fatto che i nostri rispetto al passato si sono presi una bella pausa, vista la velocità con cui sfornavano i loro lavori sino ad ora; per il resto il prodotto, sotto il profilo stilistico, non si discosta molto dai precedenti, mentre qualitativamente la band ha fatto un leggero passo indietro rispetto alla release di cui sopra. Certo, “Chargepoint” dimostra di essere un buom lavoro ma forse noi eravamo più pretenziosi visto l’exploit del precedente album, smaniosi di trovarci di fronte al capolavoro della definitiva consacrazione. Con questo non vogliamo sminuire la qualità della loro ultima fatica: chi li ha sin qui apprezzati, troverà modo di soddisfarsi anche durante l’ascolto di “Chargepoint”. Questo genere musicale, croce e delizia della band, conferma di scorrere nelle vene di Kitty e soci che ormai hanno trovato le giuste coordinate per fare colpo sui fans: base thrash con inclinazioni verso il death, ritmiche che sono quasi sempre tirate sulle velocità medio-alte tipiche del genere, e naturalmente la graffiante voce della sempre brava, anche se onestamente un po’ monocorde, Kitty. Come sempre merita una menzione particolare il bravissimo chitarrista Lantz, autentico punto di forza della band che, complice una produzione accorta, irrompe prepotentemente nell’album con i suoi riff taglienti e melodici che fungono da contraltare alla sezione ritmica tipicamente death. La proposta dal punto di vista qualitativo è abbastanza omogenea: nessun capolavoro ma nemmeno nessuna caduta di stile o passaggio a vuoto, il che non fa altro che far propendere il giudizio dal lato positivo. Di contro però questa omogeneità dei brani, non fa altro che sottolineare la normalità del lavoro. Dopo “3rd Stage Of Decay” eravamo pronti ad assistere alla definitiva consacrazione del combo scandinavo, che invece con “Chargepoint” fa un leggero passo indietro nella propria produzione. Poco male, semplicemente un buon album da ascoltare e niente di più.