
voto
8.0
8.0
- Band: DECREPIT BIRTH
- Durata: 00:38:29
- Disponibile dal: 20/07/2010
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
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Il genio di Chuck Schuldiner viene nuovamente celebrato nell’attesissima nuova fatica dei Decrepit Birth, che con "Polarity" tornano a farsi vivi a due anni di distanza dal magnifico exploit di "Diminishing Between Worlds". Il disco vede infatti il gruppo californiano spostarsi ulteriormente verso lidi sonori di marca techno-death, mettendo un pochino in disparte quella aggressività puramente US death metal che ancora filtrava dai solchi del pur raffinatissimo lavoro precedente. Il chitarrista Matt Sotelo ha deciso di mettere in mostra una volta per tutte la sua abilità alla sei corde e il suo grande attaccamento allo Schuldiner-pensiero e ciò ha portato al confezionamento di canzoni dal respiro più ampio e dalle ritmiche maggiormente controllate, che danno modo all’unico compositore del gruppo di sfogarsi su una gamma di registri ben più ampia rispetto al passato. Il lavoro di chitarra dei Decrepit Birth non è infatti mai stato così affilato e melodioso, si perde ben presto il conto del numero di assoli presenti in ogni traccia (ascoltate la title track!) e in certi casi si arriva persino a chiedersi che cosa farà il buon Bill Robinson sul palco durante l’esecuzione di certi brani, dato che a volte si deve attendere alcuni minuti per imbattersi in delle linee vocali! Certo, si sentono ancora delle influenze più brutali e l’impatto che gente come Suffocation o Immolation ha avuto in passato sui ragazzi, tuttavia a oggi il sound dei Decrepit Birth è senz’altro più facilmente ascrivibile al filone techno-death rispetto a un paio di anni fa. Ci sono sempre delle parti in blast-beat e il growling di Robinson quando appare continua a non dare scampo, ma le strutture sono meno martellanti e compresse, il riffing è più agile e la melodia più che mai in evidenza. E che melodia! I fraseggi e gli arpeggi di Sotelo, pur essendo molto spesso chiaramente ispirati a quelli del compianto mastermind dei Death, hanno assolutamente cuore: mentre si ascolta si ha proprio la sensazione di avere davanti un musicista che sta davvero dando tutto sè stesso. E poco importa se, dal punto di vista prettamente stilistico, quanto offerto con "Diminishing…" era un po’ più personale: alla fine è veramente difficile non lasciarsi trasportare da tale fervore. La competenza e l’ispirazione, dunque, ci sono (e in ampie dosi) e i brani appassionano… e questo, per quanto ci riguarda, basta e avanza. Non c’è che dire, con "Polarity" i Decrepit Birth hanno realizzato un’altra opera death metal di grande spessore.