7.0
- Band: DEEZ NUTS
- Durata: 00.35.12
- Disponibile dal: 07/04/2017
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: Sony
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Continuano spediti i Deez Nuts di JJ Peters: formazione stabile, tour infiniti, rispetto dei colleghi ed haters agguerriti ormai da 10 anni. Praticamente una certezza per chi guarda ad un certo tipo di hardcore, ovviamente (basta leggere il nome) quello più cazzone, contaminato ed intossicato. Continuando ad incarnare l’antitesi dello straight edge i DN portano a casa l’album più pesante e incazzato della propria carriera, un po’ quello che voleva essere “This One’s For You” (2010) ma che non era riuscito a concretizzarsi appieno causa una combinazione di fretta, stanchezza e fragilità interna. Ecco quindi il solito solidissimo pattern composto da groove rocciosi, il flow australiano di JJ, le influenze hip hop e l’attitudine edonistica ed autodistruttiva che va ad appesantirsi, tentando di picchiare il più duro possibile, a brutto muso. Le impressioni anticipate dai singoli “Binge/Purgatory” e “Discord” vengono confermate presto, per venir poi cementate dai featuring spessissimi di Scott Vogel (Terror) su “Antidote” e Jamey Jasta (Hatebreed) su “Lesson Learned”. L’intera opera è dedicata a dar credibilità a questo desiderio di pesantezza, tanto che vengono trascurati i caratteristici ‘party anthem’ del gruppo – niente “Tonight We’re Gonna Party” o “Shot After Shot” – e pure i grandi singoli corali – “Face This On My Own”, “Band Of Brothers” – quasi a voler recuperare credibilità in una scena che li vedeva solo come inguaribili scappati di casa. Fanno eccezione, in parte, “Commas & Zeros” e “Remedy”, pezzi melodici e accessibili ma comunque molto tirati. Un album che potrà spiazzare chi li aspettava con il gin in mano ma, contenendo il trademark compositivo della band e potendo contare su composizioni ben solide e strutturate, potrà forse allargare il bacino di estimatori del gruppo.