7.5
- Band: DEFTONES
- Durata: 00:50:24
- Disponibile dal: 31/10/2006
- Etichetta:
- Warner Bros
- Distributore: Warner Bros
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Sono ormai lontani i tempi in cui il nu-metal spopolava tra le nuove tendenze giovanili, nonchè i tempi in cui la band di Sacramento aggiungeva, ad un genere così plastico e patinato, delle melodie e delle atmosfere viscerali. I Deftones sono sempre stati questo, ovvero una ventata di serietà e carnalità in un genere tanto freddo quanto artefatto da durare non più di tre anni. C’è gente che fa ancora lo stupido errore di aspettarsi un altro “Around The Fur” dal signor Moreno, così dopo il cacofonico e tutt’altro che facile “Deftones”, eccoci arrivati a “Saturday Night Wrist”, album che, descritto in poche righe, sembra ripercorrere appieno le atmosfere sonore passionali e trascinate dell’indimenticato ed indimenticabile “White Pony”. “Hole In The Earth” mette da subito in chiaro le cose, ritornelli strappalacrime e sognanti, quasi ci trovassimo davanti a tante piccole “Change” e “Minerva”, che in “Saturday Night Wrist” riprendono vita dentro brani come “Beware”, “Cherry Waves”, “Xerces”, “Rivière” e “Kimdracula”. Purtroppo “Rapture” smorza un pò la passionalità del lavoro, troppi screaming e troppi degeneri melodici, riportando alla mente esperimenti ostili come quelli di “Feiticeira”. E’ probabilmente solo questione di gusti, ma inserito in un album così diretto sembra quasi un bastone tra le ruote. Dovrebbero risultare della stessa pasta anche brani come “Combat”, “Mein” e “Rats! Rats! Rast!”, ma fortunatamente, a differenza dell’appena citata seconda traccia, questi riescono a sfociare in ritornelli molto più umani e convincenti. Non soddisfa a pieno l’insipida “Pink Cellphone”, brano elettronico che poco ha da regalare al pubblico, e passa senza infamia e senza lode alle orecchie dell’ascoltatore la strumentale “U,U,D,D,L,R,L,R,A,B, Select, Start”, dotata di echi post-rock senza un vero e proprio climax. Rimangono comunque gocce nell’oceano i pochi capitoli negativi. Nonostante, a differenza dei loro quattro precedenti album, non ci siano particolari evoluzioni nel sound, “Saturday Night Wrist” è a tutti gli effetti un lavoro notevole, tanto da sembrare il lavoro che il Team Sleep non è ancora riuscito a lasciarci.