DEINONYCHUS – Warfare Machines

Pubblicato il 15/11/2007 da
voto
6.5
  • Band: DEINONYCHUS
  • Durata: 00:33:12
  • Disponibile dal: 26/10/2007
  • Etichetta:
  • My Kingdom Music
  • Distributore: Audioglobe

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I Deinonychus sono giunti al ragguardevolissimo traguardo del settimo album in una dozzina di anni di vita. I nostri hanno avuto anche l’indubbio merito di mantenere il songwriting su livelli medio alti nonostante la prolificità. Il lider maximo della band Marko Kehren nemmeno questa volta stravolge il sound della sua creatura, anche se alcuni innesti che diversificano “Warfare Machines” dai suoi predecessori rendono l’album meno monotematico di quanto ci si potrebbe aspettare. Innanzitutto il doom metal opprimente e funereo che era il trademark della band sfuma in un black molto più sinfonico che non in passato e, a volte, sconfina in territori prettamente death metal che snellisce delle composizioni che, diversamente, sarebbero dei veri e propri macigni. Altra caratteristica innovativa (almeno per la band) è la durata media delle canzoni, decisamente più corte rispetto al passato e quindi più concise e ficcanti. La formazione vede, oltre ovviamente a Kehren, Arkdae (musicista proveniente dal black) alle tastiere, Jörgen Bartsch dei Bethlehem al basso e il nostro Giuseppe Orlando dietro le pelli. I ragazzi danno vita ad un lavoro molto più che dignitoso, ma al quale manca lo spunto vincente per essere davvero bello. I brani comunque sono abbastanza curati, sia quelli maggiormente doom-oriented come la pesantissima “False Flag”, sia quelli più vicini al black come l’ottima “MG-34”. La palma di migliore traccia però va a “Carpet Bombing”, con un superbo lavoro della sezione ritmica, sulla quale si erge il monolitico e straziante growling di Kehren. La produzione degli Outer Studio riesce ancora una volta ad essere perfetta, nonostante non fosse facile fare emergere con chiarezza le varie anime della band. Alla fine siamo quindi alle prese con un album discreto e con una band che, dopo anni di compiaciuto e compiacente immobilismo, ha deciso di provare a fare qualche passo al di fuori dell’oscurità più cupa e opprimente.

TRACKLIST

  1. Krematorium
  2. Carpet Bombing
  3. Manoeuvre East
  4. Napola
  5. MG-34
  6. False Flag
  7. Nerve Agent
  8. Morphium
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