7.5
- Band: DELAIN
- Durata: 00:50:06
- Disponibile dal: 30/03/2009
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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E bravo Martijn Westerholt. Dopo aver fatto conoscere al grande pubblico il nome dei Delain – grazie ad un disco, il precedente Lucidity, impreziosito dalla presenza di ospiti di lusso del calibro di Sharon Den Adel, Liv Kristine e Marko Hietala – l’ex-tastierista dei Within Temptation ha nel frattempo consolidato la line-up intorno alla carismatica figura della cantante Charlotte Wessels – la cui, peraltro notevole, immagine troneggia fin dalla cover – ed è ora pronto a lanciarsi alla conquista di quella scena symphonic metal di cui l’Olanda rappresenta ormai una delle nazioni guida. Missione compiuta? Per quanto ci riguarda la risposta non può che essere positiva, come ben testimoniato già dalla title track posta in apertura, in cui gocce di pianoforte, presto seguite dai proverbiali chitarroni e dalle omnipresenti tastiere, irrorano le nostre orecchie, costituendo terreno fertile su cui far germogliare i suadenti ritornelli della fascinosa Charlotte. E se l’opening track, per quanto ben fatta, vi sembra un po’ troppo simile ai Nigtwish del periodo “Nemo”, non temete: nel resto della tracklist le composizioni, seguendo la tradizione perpetrata dai connazionali After Forever e Within Temptation, assumono un piglio decisamente più rock, consegnandoci hits di valore assoluto quali “Invidia”, “Virtue And Vice” e “Go Away”. L’immancabile duetto con Marco Hietala contribuisce ad arricchire canzoni come “Control The Storm” e “Nothing Left”, mentre per il resto è la rosso crinita singer a dominare la scena, arrivando a toccare le corde degli ascoltatori anche nelle più rilassate “Control The Storm” e “I’ll Reach You”. Non sarà dunque questo “April Rain” a far ricredere i detrattori del genere, ma certo è che gli amanti delle sonorità più easy-listening del metal faranno bene a non lasciarsi scappare l’atteso come-back dei cinque tulipani: non siamo ancora ai livelli di eccellenza assoluta raggiunto dai maestri del genere, ma da oggi il vuoto lasciato dagli After Forever può dirsi, almeno in parte, colmato.