6.5
- Band: DELAIN
- Durata: 01:04:50
- Disponibile dal: 22/02/2019
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Non sappiamo se abbiano firmato un patto col diavolo o, più prosaicamente, con la Napalm Records, sta di fatto che i Delain continuano a far uscire dischi come se non ci fosse un domani, arrivando alla sesta pubblicazione (tra full-length, EP e live) in sei anni, cifra peraltro destinata ad aumentare con l’uscita del sesto album entro l’anno. Stavolta è il turno di un EP, “Hunter’s Moon”, destinato a detta della band a chiudere la trilogia iniziata con “Lunar Prelude” e “Moonbathers”, e composto da quattro tracce inedite cui si sommano dieci pezzi live, in formato audio e Blu-ray. Sul fronte inediti, nessuna sorpresa con il primo singolo “Masters of Destiny” (classico pezzo symphonic metal in stile Delain, ovvero una rivisitazione delle sonorità di Within Temptation e Nightwish al netto delle recenti crisi d’ispirazione dei primi e delle manie di grandezza dei secondi), mentre la titletrack poggia su un riffing pop-core vicino allo stile degli Amaranthe, ponendo qualche interrogativo circa la direzione del nuovo album. La contaminazione symphonic-core è alla base anche della successiva “The Silence is Mine”, piacevole ma fin troppo breve per esprimere un giudizio, mentre la conclusiva “Art Kills” poggia su synth da dancefloor e affianca alla sempre convincente Charlotte uno scream maschile, aumentando le similitudini con la band di Elize Ryd e soci. Chiusa la sezione inediti, interessante anche se poco indicativa circa il prossimo corso della band, le restanti dieci tracce sono registrazioni audio/video dello show tenuto nel 2017 al Tivoli di Utrecht, impreziosite dalla presenza di Marco Hietala dei Nightwish. Detto della buona qualità audio, va altresì ricordato che metà dei brani in scaletta erano già stati inclusi nel live celebrativo del decennale, uscito poco più di un anno fa, per cui anche in questo caso non ci sono particolari sorprese. Nel complesso, rispetto alla qualità media degli EP rilasciati in precedenza, possiamo dire che “Hunter’s Moon” offre un prodotto più completo, anche se l’utilità di un’uscita del genere resta verosimilmente confinata ai fan più completisti.