5.5
- Band: DELIRIOUS
- Durata: 00:49:01
- Disponibile dal: //2006
- Etichetta:
- Wacken Records
- Distributore: Audioglobe
A quasi dieci anni di distanza dal loro esordio, i thrasher tedeschi Delirious approdano finalmente ad un’etichetta piuttosto nota, la Armageddon, per la quale pubblicano il loro quarto album, intitolato “Made For The Violent Age”. I crucchi non sono mai riusciti ad imporsi in una scena, quelle thrash tedesca, che ha concesso a parecchia gente il proprio quarto d’ora di celebrità e questo può significare che i nostri non siano propriamente dei fenomeni. In effetti il loro thrash è abbastanza scontato e, a differenza di Sodom, Kreator, Destruction e compagnia bella, molto melodico. Si tratta infatti di un connubio tra band quali Overkill, Forbidden e Testament con un certo modo di intendere l’heavy tedesco, tipico ad esempio dei Rage e dei Grave Digger. Soprattutto il singer Markus Bednarek interpreta i brani con uno stile vocale che spesso e volentieri ricorda Peavy Wagner e Chuck Billy, sia come tonalità che a livello prettamente interpretativo. Musicalmente parlando non ci troviamo davanti nulla di eccezionale: un power thrash piuttosto roccioso, ma anche dannatamente anonimo, che tiene ben distinte le due anime del gruppo, non riuscendo ad amalgamare rudezza e melodia. L’album probabilmente farà felici i nostalgici degli eighties, dato che, produzione a parte, non c’è traccia di modernità nei quasi cinquanta minuti di durata. Forse però qualche azzardo i Delirious potevano anche permetterselo, dato che le due asce e la sezione ritmica girano a dovere ed offrono riff taglienti e basso pulsante in continuazione. L’unico momento di parziale stacco dal thrash è “The Sky Turns Red”, dove la band si diverte con le chitarre acustiche. Anche la cover della famosissima “In A Gadda Da Vida” viene privata della sua componente psycho per trasformarsi in una heavy song piuttosto banale, anche se comunque divertente. Per concludere ci sentiamo di consigliare quest’album solo ai thrasher più incalliti: per tutti gli altri sarebbero soldi sprecati.