6.0
- Band: DELYRIA
- Durata: 00:47:30
- Disponibile dal: //2009
- Etichetta:
- SG Records
Iniziamo la recensione con una nota di carattere tecnico: la scaletta contenuta nella bio di “Regression In Mind” dei Delyria non corrisponde ai brani presenti effettivamente sul promo. Ci scusiamo quindi in anticipo con la band e con la SG Records per eventuali imprecisioni. Venendo al sodo, l’album che ci apprestiamo a recensire rappresenta l’esordio sulla lunga distanza per i toscani Delyria, che si possono tranquillamente ascrivere nel grande calderone del death thrash di matrice svedese. Va da sé che, dato il numero di band che si cimentano con questo genere musicale, se non si ha qualcosa di nuovo da dire o non si è dei songwriter sopraffini, si rischia di passare inosservati. Purtroppo i Delyria non dicono nulla di nuovo e la loro capacità di scrittura si attesta nella media delle uscite attuali. “Regression In Mind”, lungi dall’essere un brutto album, è però il solito connubio di death thrash svedese (Carnal Forge, Impious, Construcdead eccetera), ritmiche mutuate dall’hardcore e melodie maideniane, qui presenti soprattutto sotto forma di assoli chitarristici. I due brani leggermente più compositi guarda caso sono proprio i migliori: stiamo parlando di “Fall” e “Eternal Slaves Of The Mirror”. La prima canzone è discretamente articolata e vagamente più cupa del resto del lavoro e presenta degli stop-and-go interessanti ed un solo piuttosto ben eseguito; la seconda è un thrash ritmicamente aggressivo contrappuntato da un riffing melodico e gode di un refrain decisamente arioso ed epico rispetto al resto dell’album. Salviamo anche le terremotanti e velocissime “Freedom” e “Life Under Rotten Sky”, nonché alcuni momenti specifici come l’intermezzo prog di “Artificial God Dimension” o l’attacco death di “Dark Omega”, ma poi basta. Le rimanenti canzoni scorrono tutte uguali, tutte formalmente perfette ma anche piatte ed inconcludenti. “Regression In Mind”, tolti quei pochi momenti interessanti, rimane quindi il solito album di death thrash più o meno melodico come ce ne sono ormai a centinaia. Fate voi…