7.0
- Band: DEMON
- Durata: 00:58:50
- Disponibile dal: 17/05/2024
- Etichetta:
- Frontiers
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Tra i pilastri della NWOBHM, i Demon hanno probabilmente attraversato i loro momenti di maggior visibilità ad inizio carriera con l’omonimo debutto del 1981 e con “The Unexpected Guest” dell’anno successivo.
Quel metal diretto, dalle atmosfere cupe, era accompagnato da live show dove il gruppo dava il meglio di sé con abiti demoniaci ed atmosfere macabre: con gli anni la direzione della musica firmata Demon ha virato verso sonorità a metà strada tra heavy metal classico ed hard rock, ma sempre con una costante elevata qualità. Arrivati a festeggiare il quarantacinquesimo anniversario, l’iconica band britannica si rimette in gioco con “Invincible”, disco che segue la via delle ultime uscite – l’ultimo lavoro studio, “Cemetery Junction”, risale al 2016 – con un bel concentrato di riff classici, melodie eleganti, coretti e qualche atmosfera cupa. Dopotutto, il cantante e fondatore Dave Hill ha scritto le nuove composizioni in collaborazione con il batterista Neil Ogden ispirandosi alla loro passione comune verso la cinematografia horror e a pellicole come “Dracula”, “L’esorcista’ e via dicendo.
Con “Invincible” le influenze ottantiane sono ben evidenti, a partire da un’intro dominata dall’hammond ad opera del tastierista Karl Waye che prepara la via all’hard rock elegante di “In My Blood”; forse non troveremo all’interno della tracklist alcun brano in grado di farci sobbalzare dalla sedia, ma l’ascolto è piacevole lungo tutti i quasi sessanta minuti di durata.
Se “Face The Master” scivola via restando un po’ troppo nella norma (discutibile a nostro avviso la scelta di puntare su questo brano come singolo del disco) e “Ghost From The Past” o “Beyond The Darkside” svolgono bene il loro compito, è con l’andare avanti dell’ascolto che incontriamo i pezzi più pregevoli, quasi tutti all’interno di quello che sarebbe il classico ‘lato B’ se fossimo all’ascolto di un vinile (ma purtroppo per questa release è prevista solamente la versione in CD); tra questi, sono da segnalare “Rise Up”, brano più spumeggiante con un refrain che si affida a coretti decisamente riusciti e un assolo di chitarra capace di tirare l’attenzione, il midtempo “Cradle To The Grave”, titolo abusato da molte band, che qui si sviluppa su ritmi controllati ed un refrain semplice e compatto ma sicuramente diretto, ed infine l’epica title-track, con il suo bell’incedere che arriva fino ad un ritornello esaltante, il tutto con un riff di chitarra sempre incisivo ad accompagnare il pezzo.
È con quest’ultima e “Hole In The Sky” che escono le sonorità sinistre e macabre, giocando a dovere su atmosfere ricreate in particolare grazie all’uso dalle tastiere.
La reputazione dei Demon non è certo in discussione, sta nella mani ben salde dei tanti dischi validi che sono stati pubblicati nel tempo e – arrivati a questo punto della carriera – questo “Invincible” non fa altro che confermare la bontà di una band da sempre fin troppo lontana dai riflettori.