7.5
- Band: DEMONICAL
- Durata: 00:48:26
- Disponibile dal: 18/04/2011
- Etichetta:
- Cyclone Empire
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Avendo deciso di riattivare gli Interment e, per nostro sommo godimento, di dare finalmente alle stampe il debut “Into The Crypts Of Blasphemy”, Johan Jansson e Martin Schulman ci hanno messo quattro anni a dare un seguito a “Hellsworn”, ultima fatica dei loro Demonical. Ma ne è valsa la pena: “Death Infernal” è tra i migliori dischi di old school swedish death metal usciti negli ultimi tempi, da posizionare sopra alla recente prova degli Evocation e un poco sotto il suddetto lavoro degli Interment. Basterebbe la canzone che apre il disco, “The Arrival Of Armageddon”, per comprendere lo stato di grazia del gruppo svedese, capace di scrivere dei riff per cui oggi anche i Dismember farebbero carte false. Più avanti nella tracklist compaiono canzoni con arrangiamenti più ricchi e soluzioni apparentemente un po’ distanti dal concept originario della band, tuttavia assolutamente in sintonia con l’attitudine che caratterizza l’intero album. Il sound di “Death Infernal” si configura infatti come una riscoperta e rielaborazione di praticamente tutto ciò di valido che l’area di Stoccolma è riuscita a partorire dai primi ai tardi anni ’90. Il quartetto non solo omaggia i gloriosi Dismember e Unleashed e il loro irriducibile death metal; in tracce come “Black Inferno” o “Ravenous” si sentono anche echi dei migliori Necrophobic, con velenose melodie a emergere da una tela ritmica particolarmente sostenuta. “March For Victory”, invece, sembra voler gettare un ponte fra sound death metal classico e quei midtempo da stadio che tanto venivano bene agli Amon Amarth degli esordi (quelli sobri). Infine, “Darkness Awaits”, con arpeggi ed epici lead di chitarra, è quel che una volta si sarebbe definito il momento atmosferico del disco, visto che ha il compito di stemperare la tensione come una “Dreaming In Red” (con le dovute proporzioni). Insomma, nonostante il carattere squisitamente derivativo della proposta, la nuova opera dei Demonical non rischia di smarrirsi tra le tante uscite di questo periodo di riscoperta di certi suoni. Dalla loro parte vi sono infatti vera ispirazione e consistenza, frutto di anni di militanza nell’underground e di una reale e tangibile maturazione. Chi conosce il vero significato di “swedish death metal” è stato avvertito.