6.5
- Band: DEMONOMANCY
- Durata: 00:38:31
- Disponibile dal: 25/07/2013
- Etichetta:
- Nuclear War Now
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Al pari dei colleghi Blasphemophager, i Demonomancy sono divenuti un piccolo caso negli ambienti black/death più marci e “no compromise”. Il contratto siglato qualche tempo fa con la sempre attenta Nuclear War Now! – porto franco per tutto ciò che è estremo e deviato in musica – ha senza dubbio contribuito ad accrescere la fama del gruppo capitolino, ma sarebbe stupido da parte nostra sottovalutare l’effettiva qualità del qui presente “Throne Of Demonic Proselytism”, primo disco sulla lunga distanza dopo una manciata di dignitosissimi demo ed EP. Pescando a piene mani dalla tradizione estrema di fine anni ’80-inizio anni ’90 e riportando in auge le gesta di autentici abominii underground quali Archgoat e Blasphemy, il terzetto è l’officiante di uno spaventoso rito sonoro in sette parti, aperto dai rigurgiti diabolici di “Heptagram Prayer – Consecrated In Darkness” e concluso in balia delle campane a morto di “Feast Of Blood – The Obscurity Mass”. Una messa nera di inaudite proporzioni, insomma, in cui parti serratissime vengono soventemente alternate a rallentamenti cavernosi in odore di “Mortal Throne Of Nazarene” e dove l’atmosfera si fa sempre più irrespirabile man mano che ci si addentra nella tracklist. Come spesso avviene in questi casi, personalità e dinamismo non sono certo il punto forte della band, la quale riesce comunque a rimediare grazie ad una discreta dose di ispirazione e ad una performance realmente accecata dall’odio, su cui il rantolo bestiale del cantante/chitarrista Witches Whipping si staglia a mo’ di nero vessillo. Chiaramente stiamo parlando di un’opera rivolta ad una ristretta cerchia di appassionati, quasi anacronistica nel suo voler a tutti i costi omaggiare una data scena musicale, ed è proprio a queste persone che rivolgiamo il nostro appello: se eventi come il Kill-Town Deathfest o il Nuclear War Now! sono il vostro pane quotidiano, se non avete mai superato la fase vinile o, più semplicemente, se amate la blasfemia nuda e cruda, questo è il disco che fa per voi.