DEMONS & WIZARDS – III

Pubblicato il 17/02/2020 da
voto
6.0
  • Band: DEMONS & WIZARDS
  • Durata: 01:04:50
  • Disponibile dal: 21/02/2020
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony

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I Demons & Wizards sono una di quelle realtà che riesce sempre a creare molta aspettativa davanti a una nuova uscita. Perché, nonostante una discografia che con questo “III” va a comporsi di soli tre album, questo progetto è nato da due tra le menti più decisive nel mondo del metal degli ultimi decenni: il chitarrista degli Iced Earth Jon Schaffer e il cantante dei Blind Guardian Hansi Kürsch.
Sin dalle origini di questo side project – iniziato intorno al 2000 – l’intento dei due musicisti è sempre stato quello di coniugare i sound delle band di provenienza. Anche in “III” permane immutata questa intenzione, aggiornando però la musica proposta in linea con i nuovi corsi di Blind Guardian e Iced Earth, oramai decisamente lontani dalle personalissime visioni di power metal realizzate vent’anni fa.
Sin da subito è infatti chiaro che questi Demons & Wizards sono ben diversi dall’esordio o dall’episodio del 2005 “Touched By The Crimson King”: “III” è un album che vira verso composizioni più complesse, riflessive, attingendo a un background musicale molto ampio, dal prog degli anni Settanta a un più vago metal melodico, passando per incursioni nel folk e nel rock classico. Kürsch e Schaffer rinunciano dunque ad aderire a una pura connotazione power o heavy, imboccando una strada amorfa dal punto di vista della catalogazione stilistica, ma che al contempo potrebbe sembrare, a suo modo, il sintomo di una maturità musicale.
L’ascolto di “III” è un’esperienza che lascia un po’ straniti, tra delusione e approvazione, e l’opener “Diabolic” può trarre in inganno. Infatti nella prima parte del brano si ha la sensazione di ritrovarsi davvero a metà strada tra i riff di “The Dark Saga” degli Iced Earth e le splendide melodie di “Imaginations From The Other Side” dei Blind Guardian, ma la struttura del pezzo, con un ritornello un po’ debole e con una lunga coda finale dove si rincorrono arpeggi e linee vocali tutt’altro che lineari, ci consegnano la sintesi del resto dell’album: una costante alternanza di atmosfere che tentano una ricercatezza strutturale figlia di una insolita idea di power-prog ormai chiaramente cara alle due menti dei Demons & Wizards.
La seguente “Invincible” è una canzone dal forte sapore rock, dove Kürsch intesse un buon chorus e Schaffer sembra omaggiare i suoi maestri degli anni Settanta, mentre nelle successive “Wolves In Winter” e “Final Warning” ritornano suoni e strutture più vicine al metal, in alcuni passaggi molto piacevoli sebbene senza raggiungere mai un’ efficacia e un grado di energia davvero convincenti.
“Timeless Spirit” prova a candidarsi come ‘nuova’ “Fiddler On The Green” (semi-ballad capolavoro presente nel disco d’esordio), ma non raggiunge per nulla il pathos dell’illustre precedente. E al centro del disco troviamo brani come “Dark Side Of Her Majesty” e “Midas Disease”, che sembrano restituire la vera natura di questi Demons & Wizards: uno spazio musicale dove Kürsch e Schaffer sperimentano con i loro gusti e i loro marchi di fabbrica, tra cori iper-stratificati e arrangiamenti costipati da un totale asservimento alle partiture di chitarra, come se, tutto sommato, la forma-canzone non fosse davvero importante – come se il vero obiettivo fosse semplicemente quello di fare ascoltare la voce di Kürsch e fare ascoltare la chitarra di Schaffer, nulla di più.
Per fortuna, in chiusura arrivano “Universal Truth” e la lunga traccia “Children Of Cain”, quasi dei piccoli gioielli di metal moderno ed epico, dotati di una freschezza inaspettata e capaci di restituire finalmente in modo tangibile quell’immaginario che tra magico e demoniaco dovrebbe caratterizzare la statura di questo progetto musicale. Questi due episodi, insieme (parzialmente) all’opener “Diabolic”, spiccano per qualità e lucidità compositiva, innalzando di molto il risultato finale, lasciando però l’amaro in bocca per i lunghi momenti che nel corso di “III” appaiono così quasi dei riempitivi realizzati nella foga di voler produrre un nuovo full-length.
In troppi tratti è come se in questo disco mancasse una reale urgenza espressiva in grado di dare pienezza e compiutezza al tutto. Un prodotto che in certi frangenti può davvero esaltare (e a ragione) i nostalgici dei ‘vecchi’ Blind Guardian e Iced Earth, ma che in linea di massima rischia di annoiare qualsiasi altro ascoltatore, imbrigliandosi troppo frequentemente in un tessuto musicale poco chiaro e coerente.

TRACKLIST

  1. Diabolic
  2. Invincible
  3. Wolves In Winter
  4. Final Warning
  5. Timeless Spirit
  6. Dark Side Of Her Majesty
  7. Midas Disease
  8. New Dawn
  9. Universal Truth
  10. Split
  11. Children Of Cain
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