7.5
- Band: DENOUNCEMENT PYRE
- Durata: 00:44:00
- Disponibile dal: 17/06/2022
- Etichetta:
- Agonia Records
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Si sono fatti attendere un po’, i Denouncement Pyre. Ben sei anni separano infatti questo nuovo “Forever Burning” dal precedente “Black Sun Unbound”. Va tuttavia considerato che tutti i membri della formazione death-black australiana fanno o hanno fatto parte dei Nocturnal Graves, realtà che invece è stata piuttosto attiva negli ultimi tempi, con un paio di album pubblicati addirittura per Season Of Mist. Dopo questa sorta di letargo, durante il quale ci eravamo quasi dimenticati del gruppo di Melbourne, i Denouncement Pyre ritornano sotto l’egida della polacca Agonia Records, licenziando quello che è probabilmente il loro disco più curato e completo. Rispetto alla prova precedente, va certo segnalata un’aggressività maggiore, un feeling più risoluto e mordace che si pone in contrapposizione con l’epicità messa in mostra in vari episodi di “Black Sun Unbound”. Non si tratta comunque di una sorta di ritorno alle origini per la band, la quale ha senza dubbio lavorato parecchio sulla produzione e sul suono complessivo di questa nuova fatica. Anziché semplicemente riportare indietro le lancette, gli australiani hanno optato per rivisitare la loro indubbia fedeltà al genere di riferimento attraverso un sound più corposo e rotondo, combinando i classici spunti death, black e thrash in composizioni particolarmente curate, nelle quali convivono sia pathos che intensità. È interessante l’equilibrio su cui si muove “Forever Burning”: da una parte si respira un’ambizione maggiore, in primis dalla professionalità con cui è stato confezionato il tutto, ma dall’altra si nota anche una più pronunciata ignoranza e sfacciataggine, almeno rispetto all’ultimo album; anche quando il gruppo decide di restare nella propria comfort zone e di omaggiare la vecchia scuola, il risultato ha un tiro più vigoroso del solito, cosa subito evidente nell’opener title-track, con la sua parte centrale strappata da un disco heavy metal anni Ottanta.
I Denouncement Pyre del 2022 devono fare i conti con una concorrenza molto agguerrita, ma “Forever Burning” è un disco a suo modo intrigante, che sebbene legato a doppia mandata a certo tradizionalismo di cui l’Australia extreme metal è da sempre innamorata, è in grado anche di mostrare interessanti variazioni sul tema, una vasta gamma di riff e una concreta attenzione per gli arrangiamenti. Stilisticamente collocabile tra Watain e Destroyer 666, la band ha trovato una sua nicchia nella quale sembra muoversi con sempre maggiore naturalezza e flessibilità. Il suo è quindi da considerare un ritorno quanto mai gradito, in modo particolare da quei death e black metaller con un debole per il denim & leather.