DEPARTURES – Teenage Haze

Pubblicato il 25/12/2012 da
voto
7.5
  • Band: DEPARTURES
  • Durata: 00:30:36
  • Disponibile dal: 08/12/2012
  • Etichetta:
  • In At The Deep End

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Nel pieno di un’evoluzione simile a quella di tanti altri loro colleghi, i Departures, passo dopo passo, si allontanano sempre di più dal melodic hardcore dei loro esordi. Tutto ciò che una volta era “contorno” – in questo caso, influenze wave, pop e rock – ora è divenuto il “piatto principale”. I ruoli si sono invertiti, ma la band scozzese è comunque riuscita a mantenere il carattere che contraddistingueva i lavori precedenti e a non rendere il cambiamento troppo brusco. Anzi, a dire la verità, ciò che differenzia certi brani di “Teenage Haze” da quelli contenuti nel precedente “When Losing Everything Is Everything You Wanted” sono sostanzialmente una produzione e dei suoni più agili e leggeri. L’atmosfera nostalgica, primo indiscusso marchio di fabbrica della proposta di questi ragazzi, è sempre lì, così come non sono mutate più di tanto le strutture delle canzoni, snelle e concise come al solito. Sono le le ritmiche più controllate, oppure le chitarre, per lo più pulite o comunque mai troppo graffianti, a fare una certa differenza; idem le urla di James McKean, il quale oggi pare voler dare alla propria performance un taglio ancora più affranto ed emozionale, sulla scia di Kyle Durfey dei Pianos Become The Teeth, gruppo con il quale i ragazzi sono fra l’altro stati in tour pochi mesi fa. Defeater e More Than Life rimangono tuttavia i primi termini di paragone per il quintetto: nonostante la sempre più ovvia influenza esercitata da realtà come The Cure, Smiths o anche Smashing Pumpkins e primi Thursday, i Departures sono e rimangono una band più che appetibile per i fan di certo hardcore melodico “adulto”. Rispetto all’apprezzato debut, il loro gusto e la loro ispirazione non sono venuti meno, tanto che l’opener “Drained Out” può già essere considerata una delle piccole perle del loro repertorio. Risultano poi indovinate anche “Making Maps”, “21” o “Planting Weeds”; in generale, non vi è alcun vero calo di tono all’interno della tracklist. Piuttosto, si trova migliorabile l’apporto di McKean, che a tratti forza un po’ troppo le urla, perdendo controllo e intensità. Dettagli che il gruppo avrà tempo e modo di affinare, se manterrà concentrazione e costanza. Per ora, ci ritroviamo comunque con un bel prodotto, che i fan del debut album e del genere tutto sapranno senza dubbio apprezzare già dopo pochi ascolti.

TRACKLIST

  1. Drained Out
  2. Making Maps
  3. 21
  4. The Home Stretch
  5. Teenage Haze
  6. Those Miles Meant Everything
  7. Where The Time Will Go
  8. Planting Weeds
  9. Small Steps
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