7.0
- Band: DERANGED
- Durata: 00:38:07
- Disponibile dal: 10/28/2016
- Etichetta:
- Agonia Records
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Con “Struck by a Murderous Siege” i Deranged arrivano addirittura al traguardo del nono full-length. Una carriera ormai lunghissima e decisamente vissuta fra alti e bassi, connsiderando i molteplici cambi di line-up, lo scioglimento del 2008 e alcuni lavori usciti a dir poco in sordina. Negli ultimi tempi il cammino dei death metaller svedesi sembra in verità avere preso una piega più costante e serena, ma, anche a fronte di questa maggiore costanza nelle pubblicazioni e nelle apparizioni live, non si può certo parlare dei Nostri come di una realtà di prima grandezza. In ogni caso, “Struck…” esce per la solida label polacca Agonia Records e ci presenta una formazione compatta e affiatata, intenta a approfondire il discorso avviato con valide prove come “Cut Carve Rip Serve” e l’EP “Morgue Orgy”. A dispetto di una copertina piuttosto penosa, “Struck…” ci presenta infatti una quarantina di minuti a base di un maturo death metal di scuola statunitense che in più punti pare volere gettare un ponte tra le venature catchy degli ultimi Cannibal Corpse e lo stile dei Morbid Angel più duri e cadenzati. Gli episodi risultano spesso lunghi e strutturati: la band qui lavora di cesello, perdendo un po’ del suo elemento più truce e barbaro, ma il risultato è comunque convincente. Si respira voglia di andare oltre il solito tritacarne e pezzi come “Hello From The Gutters” (recuperata dal suddetto EP), “Shivers Down Your Broken Spine” e “Toy Box Torture Chamber”, con ampi tappeti di doppia cassa e riff circolari, non perdono tempo nello svelare la rinnovata attitudine del quartetto. Certo, qualche “omaggio” sin troppo palese ad una “Where The Slime Live” si sarebbe potuto evitare, ma mentiremmo se affermassimo di non esserci divertiti durante l’ascolto. La sensazione generale è che la band sia andata alla ricerca di una sintesi tra la forza bruta di certi album di metà carriera e l’oscurità sincopata delle ultime opere, riuscendo a trovare un compromesso in grado di ispirare solidità e longevità. Ai grandi fan del genere verrà spontaneo premere il tasto ‘play’ per riascoltare alcuni di questi passaggi.