7.5
- Band: DERDIAN
- Durata: 01:06:28
- Disponibile dal: 25/07/2018
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Sin dalla titletrack veniamo catapultati in una cascata di armonie e melodie trascinanti rette efficacemente da sezioni ritmiche roboanti che non rinunciano a ritmo e groove riuscendo sempre ad inserire ottimi spunti tecnici che arricchiscono ed impreziosiscono il power metal proposto dalla band meneghina. Il trittico d’apertura composto da “Dna”, “False Flag Operation” e “Never Born” preme forte sull’acceleratore, come il resto del lavoro, ed offre degli eleganti lavori di chitarre e tastiere che ci mostrano una band in grande forma in grado di approcciare il genere con straordinaria disinvoltura e naturalezza. La conferma arriva dai brani a seguire: la pomposa “Hail To The Masters” e la tonante “Red And White” che mostrano altre sfaccettature dello stile dei Derdian. Il pezzo che stupirà chiunque al suo primo ascolto è sicuramente “Elohim”. Riuscitissimo e caratterizzato da una sorprendente sezione strumentale jazzy. Dovremmo continuare citando anche tutte le altre tracce dato che ognuna di esse possiede un caratteristica che la rende magnetica come quelle precedentemente elencate. Si potrebbe parlare dell’ottima tecnica della band espressa in “Fire From The Dust” e ancora dell’ottima prova vocale fornita in “Destiny Never Awaits” oppure di quanto sia catchy ma esaltante il ritornello di “Part Of This World”. I Derdian hanno dato alla luce quello che probabilmente è il loro disco più riuscito grazie all’ottima prova fornita dalla band sia a livello esecutivo che d’arrangiamento ma soprattutto per lo spirito con cui hanno interpretato il genere. Con “Dna” continuano il loro percorso di discostamento dalle liriche fantasy iniziato all’epoca di “Limbo” che rende questo lavoro attuale ed adatto ad un pubblico più variegato inoltre è da sottolineare come tutti i salti tra gli stili ed i generi differenti proposti durante il full-length interagiscano tra loro con estrema fluidità. Album piacevole, scorrevole e divertente da ascoltare, una bellissima riscoperta. Consigliatissimo per i nostalgici dei tempi d’oro del power metal.