3.0
- Band: DESASTER
- Durata: 01:49:10
- Disponibile dal: 28/06/2014
- Etichetta:
- High Roller Records
Spotify:
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“Live In Bamberg” dei Desaster è una release che può essere vista sotto diverse prospettive. In primo luogo: serviva davvero un disco live dei black-thrasher tedeschi? Per la maggior parte delle persone, la risposta sarà “no”; ma i fan della band (così come chi ha avuto occasione di vederli al Metalitalia.com Festival) sanno che i Desaster trovano una notevole energia quando sono sul palco e che i loro show sono molto coinvolgenti e piuttosto violenti, quindi – per tutti loro – questo live potrebbe rappresentare un’uscita che completa la (già lunga) discografia del gruppo. Certo, se si pensa che (a parte split e EP) i Desaster sono al quarto live a fronte di sette full length, tutta l’operazione risulta un po’ eccessiva. Un’altra domanda che può sorgere è: questo disco riesce a “catturare” la primitiva istintività dei tedeschi in maniera differente e migliorativa rispetto a ciò che è già stato pubblicato? Sì, con il limite che può avere un live di una band estrema, dato che “Live In Siberian Hell” e “Brazilian Blietrzkrieg Blasphemies” non brillavano certo per qualità (chi scrive non ha mai avuto l’occasione di vedere il VHS registrato al Party San nel 2003, ma solo una trasposizione audio di fonte incerta, quindi non ci sentiamo di includerlo nel confronto). In conclusione, quindi, cosa si può dire di “Live In Bamberg”? Se non conoscessimo personalmente i Desaster, sapendo che sono persone totalmente dedite alla loro musica ed ai loro fan, sarebbe facile bollare il tutto come l’ennesima trovata per spillare soldi ai collezionisti più incalliti, ma – anche da una band così “pura” e fedele all’underground – non ci saremmo aspettati una stampa in doppio vinile con la tiratura di 1000 copie in ben tre (tre!) formati differenti. Un regalo per i seguaci dei Desaster ? Macchè, dato che “Live In Bamberg” è stato subito seguito da un’edizione in doppio CD ed una in doppio DVD. Alla fine, quindi, resta veramente poco: un live (francamente un po’ troppo lungo), con una buona qualità ma che nulla aggiunge e nulla toglie a pezzi come “Tyrannizer”, “Teutonic Steel”, “Fields Of Triumph” o “Metalized Blood”. Se siete tra quei fan sfegatati che devono possedere qualunque cosa una band “sforni” (compreso lo stesso vinile in tre differenti colorazioni), beh… allora potreste anche apprezzare “Live In Bamberg”. Se, invece, la compulsione maniacale non rientra tra i vostri problemi, allora risparmiate tranquillamente i vostri soldi. Concludiamo aggiungendo che un “collector’s item” ha un senso quando ha qualcosa di veramente particolare e rappresenta una sorta di omaggio ai fan che decidono di “faticare” per accaparrarsi una delle poche copie. Queste ristampe in vinile, con di volta in volta colori diversi, pesi diversi, copertine diverse, etc. stanno iniziando a superare ogni limite ed ogni decenza. Il voto che ne consegue non è relativo tanto al contenuto musicale, quanto all’operazione commerciale (ed al fatto che arrivi da una band come i Desaster!); se non avete problemi con queste iniziative, allora considerate una sufficienza abbondante; se – come noi – considerate rarità oggetti come il vinile di “Deathcrush” o “Constellation” in stampa Nocturnal Art, evitatevi un’accesso di rabbia e state lontani da questo disco, aspettando impazientemente, come noi, la prossima “vera” release dei Desaster.